Cronaca
Sabato 21 Ottobre 2017
Pasta ai grilli, millepiedi cinesi e bachi
L’Europa mette gli insetti a tavola
Dal 1° gennaio 2018 entra in vigore il nuovo regolamento, ma un italiano su 2 è contrario, rivela Coldiretti
Dal primo gennaio 2018 si applicherà il nuovo regolamento Ue sui «novel food» che permetterà di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da Paesi terzi, aprendo di fatto alla loro produzione e vendita anche in Italia. Lo rende noto la Coldiretti al Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione. Entro il primo gennaio 2018 - sottolinea la Coldiretti - la Commissione Europea istituirà infatti un elenco dei «novel food» autorizzati per la commercializzazione nell’Ue, nel quale saranno inizialmente inseriti gli alimenti a norma del vecchio regolamento, che poi verrà aggiornato con le nuove autorizzazioni.
Si tratta - osserva Coldiretti in base a un’indagine svolta con Ixé - di una novità che vede contrari il 54% degli italiani, che li considerano estranei alla cultura alimentare nazionale, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%. Pochissimi, in particolare, i favorevoli alla possibilità di mangiare insetti interi, secondo quanto emerso da una ricerca dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) che ha effettuato dei test di degustazione coinvolgendo dei volontari. Maggiore disponibilità si è invece riscontrata al consumo di prodotti che contengono insetti nel preparato (come ad esempio farina di grilli o pasta con farina di larve). I prodotti in arrivo sono stati mostrati in anteprima dalla Coldiretti in una tavola allestita per l’occasione: dalla pasta all’uovo artigianale ai grilli, ai millepiedi cinesi arrostiti al forno e poi affumicati, dalle tarantole arrostite del Laos ai vermi giganti della farina dalla Thailandia.
Ma ci sono anche - continua la Coldiretti - il baco da seta all’americana, la vera «star» degli insetti commestibili, le farfalle delle palme dalla Guyana francese, fritte e condite, le cimici d’acqua dalla Thailandia, ricche di fibre, proteine e vitamine, fino agli «aperinsetti»: vermi della farina aromatizzati alla paprica, al curry e al sale marino «made in Belgio», magari da mandare giù con un sorso di Vodka con bachi da seta. Vastissima la scelta di grilli, da quelli al curry e cocco a quelli piccanti al gusto barbecue, fino a quelli al peperoncino dolce, tutti made in Thailandia. A spingere verso il consumo di insetti - prosegue Coldiretti - è da qualche anno la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), forte del fatto che nel mondo già quasi 2000 specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone. «Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla nostra cultura alimentare, l’arrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità degli insetti», ha dichiarato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo.
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