Oltre a un numero sempre crescente di passeggeri, allo scalo di Orio sono in decollo anche i documenti falsi sequestrati dalla polizia di frontiera. Nel 2002 ne erano stati scovati e bloccati soltanto 11, mentre l’anno scorso si è raggiunta quota 186. E nei primi sette mesi di quest’anno ne sono già stati sequestrati 120. Per il 90% si tratta di passaporti. T
re i tipi di falsificazione: l’alterazione dell’originale (circa il 50% dei casi), lo scambio di persona (il 30%) e la vera contraffazione (20%). Il costo per l’acquisto di un passaporto varia dai 500 ai 4 mila euro a seconda della qualità.
La maggior parte dei passeggeri sbarcati a Orio con documenti falsi arrivava dalla Nigeria, seguiti dall’Eritrea e dalla Romania. I Paesi indicati sui loro documenti erano però europei: in primis l’Inghilterra, seguita da Olanda e Italia. Soddisfatta la polizia di frontiera, che lascia però trapelare un certo rammarico: «Spesso chi realizza i falsi – sottolinea l’ispettore capo Mauro Rizzo – è tecnologicamente più attrezzato di noi».
(06/08/2005)
© RIPRODUZIONE RISERVATA