Pasqua, gli auguri del vescovo:
«Non dimentichiamo i più deboli»

«Il mio augurio pasquale non può in questo momento dimenticare coloro che sono più deboli, coloro che sono maggiormente provati». Il dolore per la tragedia dell’Abruzzo è forte nelle parole che il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha voluto rivolgere a tutti i bergamaschi.

«Il mio augurio pasquale non può in questo momento dimenticare coloro che sono più deboli, coloro che sono maggiormente provati». Il dolore per la tragedia dell’Abruzzo è forte nelle parole che il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha voluto rivolgere a tutti i bergamaschi.

Un augurio che – dice mons. Beschi - «accompagni quella solidarietà corale che anche la comunità bergamasca ha manifestato nei confronti delle famiglie e delle comunità colpite dal terremoto».

«Anche la vicenda pasquale – ricorda il vescovo – è accompagnata da terremoti: quando Gesù muore la terra si scuote, quando Gesù risorge la terra si scuote. La terra si scuote e può distruggere, ma se scuote le nostre coscienze, portandole in direzione di quei valori umani ed evangelici che non abbiamo dimenticato, allora quel tipo di scossa la vogliamo ricevere».

«E vivere una Pasqua - conclude - che non sia soltanto nella serenità dei gesti e delle relazioni, ma che rinnovi l’impegno serio e forte delle coscienze di ciascuno in direzione della costruzione, mai finita, di un modo di vivere insieme più degnamente umano».

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