Risolta in tempi brevi l’emergenza idrica che lunedì 8 dicembre ha colpito Parzanica. Il paese montano del Basso Sebino, a causa di una frana di oltre cento metri cubi che si è staccata dalla roccia sovrastante il vecchio sedime dell’ex strada rivierasca di Portirone danneggiando circa 30 metri della conduttura principale della sorgente Mulino, ha avuto problemi ai quattro bacini comunali. A distanza di poco più di quarantotto dalla frana, però, il servizio idrico dovrebbe tornare a funzionare regolarmente con la conclusione dell’allacciamento del nuovo tratto di tubazione di circa 350 metri posato all’interno della galleria per ragioni di sicurezza. Iniziati martedì di primo mattino con la procedura d’urgenza autorizzata dallo Ster regionale (Servizio territoriale), i lavori si sono conclusi nella serata di martedì 9 diembre con la posa di un tubo in polietilene del diametro di 110 millimetri. Mercoledì 10, dopo che gli idraulici avranno saldato i vari tubi, la sorgente Mulino dovrebbe riprendere ad alimentare i serbatoi pubblici. Dai rubinetti delle case di quasi tutti i parzanichesi, comunque, l’acqua ha continuato a scendere senza particolari problemi grazie al pronto intervento dei volontari diretti da Francesco Morzenti, responsabile della macro area dei Laghi d’Iseo e d’Endine, che è stato costantemente in contatto con il direttore generale regionale della Protezione civile e antincendio Paolo Baccolo e con l’assessore provinciale Walter Milesi. L’acqua è stata infatti pompata dai due serbatoi più a monte, quello della Santella e più su della Santissima. Pochi e limitati dunque coloro che hanno accusato il disagio di restare a secco, se si eccettuano le sei famiglie di Portirone che hanno potuto comunque riavere l’acqua nella prima mattinata di martedì, quando sono giunti da Como i volontari dell’unità operativa che hanno riempito con la loro autobotte il bacino poco sopra il piccolo abitato. (09/12/2008)
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