Parco Colli, interviene anche Sel Bg
Chieste le dimissioni dell’assessore Terzi

Non scema la polemica dopo che la Regione ha deciso un taglio di fondi di 89 mila euro al Parco dei Colli di Bergamo per aver messo a disposizione la Ca’ Matta per l’accoglienza dei profughi. Sel Bergamo ora chiede le dimissioni dell’assessore Terzi.

«Quando il governare da democratico strumento preordinato al miglioramento delle condizioni di vita e di benessere dei cittadini - si legge tra l’altro in un lungo comunicato del Coordinamento provinciale di Bergamo di Sinistra Ecologia Libertà - scade a strumento di mera propaganda politica incurante degli effetti che esso produce: il caso di Regione Lombardia contro il Parco Regionale dei Colli di Bergamo.

L’ospitalità richiesta dal Prefetto di Bergamo al Parco dei Colli di Bergamo per trenta profughi ha comportato un’offensiva ritorsiva di Regione Lombardia, soprattutto ad opera dell’assessora all’ambiente Terzi, contro l’Amministrazione del Parco e contro il territorio bergamasco». ...

«La decisione di Regione Lombardia di non erogare fondi di sostentamento alle attività del Parco si configura come una scelta punitiva del senso di responsabilità e di umanità dimostrata dall’Ente Parco nell’accogliere positivamente la richiesta di aiuto che gli era stata richiesta rispetto al senso di disumanità e di brutalità che la Regione Lombardia vorrebbe imporre per alimentare la becera propaganda fascista di Salvini e Co». ...

Pesante l’attacco alla Terzi: «Non solo si è resa responsabile di aver proposto e ottenuto l’approvazione di un atto con cui la Regione Lombardia si è piegata agli interessi della becera propaganda leghista, ma si è assunta pure responsabilità di aver pregiudicato gravemente gli interessi del territorio con la conseguenza che non merita di rimanere al suo posto, con la speranza che venga sostituita alla guida dell’assessorato da qualcuno che ispiri le scelte di politica ambientale alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio bergamasco e lombardo e non a punire chi per serietà, intelligenza e cultura non intende adeguarsi ad impostazioni meramente ideologiche della maggioranza che regge l’attuale governo lombardo».

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