Pallottola vagante a Treviglio
L’esame alla Scientifica di Roma
Sarà esaminata al centro della polizia scientifica di Roma l’ogiva del proiettile vagante che la notte di San Silvestro, in un ristorante di Treviglio, ha colpito la spalla di un commensale ferendolo leggermente.
Gli agenti del commissariato trevigliese hanno infatti già provveduto a inviare ai colleghi della capitale quanto rinvenuto la sera del 31 dicembre sul pavimento della sala da pranzo del ristorante «Le sorelle». Qui era in corso il cenone di Capodanno al quale stava partecipando con moglie e amici l’impiegato 48enne di Casirate d’Adda che se l’è cavata solo con un forte livido.
L’ogiva aveva impattato con la spalla di Massimo P. dopo avere trapassato il telone in pvc della veranda esterna del ristorante e si affaccia su una piazzetta interna di via Roma. La parte estrema della pallottola – sparata da un revolver calibro 38 – è l’unico elemento in possesso della polizia sul quale avviare l’esame balistico e cercare di risalire all’arma utilizzata. La cartuccia è stata inviata alla Scientifica di Roma, analizzata e inserita nella banca dati della polizia di Stato per verificare quale sia la pistola usata e sapere se la stessa arma risulti già utilizzata per episodi delittuosi. Il risultato si dovrebbe conoscere entro due mesi.
Più difficile risalire all’identità del possessore dell’arma, soprattutto se non risulta già segnalata nella banca dati. Intanto gli agenti del commissariato di Treviglio proseguono nella loro attività investigativa locale per quello che si preannuncia un compito non facile, essendo complicato comprendere l’esatta provenienza del proiettile, sparato da diversi metri di distanza e quindi finito sul tetto del telone, forandolo per poi impattare a velocità attutita contro la spalla dell’uomo.
Un episodio fastidioso per l’impiegato di Casirate, al quale tutto sommato è andata ancora bene, ma anche per gli altri commensali e le titolari del ristorante, costretti nella serata di San Silvestro a ricevere poi la visita forzata degli uomini del commissariato per le verifiche. Il fatto è accaduto poco prima della mezzanotte di San Silvestro, quando nel ristorante si trovavano circa 65 persone. D’un tratto Massimo P., impiegato di Casirate che lavora nella locale fabbrica di apparecchiature meccaniche per l’automazione Colombo Filippetti spa, ha accusato un forte dolore a una spalla, come causato da una sassata. Un urlo udito da tutti i commensali, seguito dalla verifica dell’impiegato che indossava solo la camicia, sulla quale non c’era però alcun segno, che invece era visibile sulla pelle, con un ematoma.
Spontaneamente l’uomo colpito si è guardato intorno, rinvenendo a terra l’ogiva in piombo di un proiettile. Il ferito si è fatto medicare all’ospedale di Treviglio, mentre gli agenti del commissariato provvedevano a effettuare i primi rilievi dai quali è emerso che il proiettile vagante, esploso da ignoti in aria e a distanza di centinaia di metri, sia poi finito in fase di ricaduta contro il tetto in pvc della veranda, provocando il foro e finendo sulla spalla dell’uomo.
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