Palasport, trattativa fra Comune e Foppapedretti

È un po’ come nella pallavolo: per fare punto serve chi alza la palla e chi la schiaccia. Un lavoro di squadra, insomma, come quello sul nuovo palazzetto dello sport, una partita che si è riaperta nelle ultime settimane. Prima della pausa ferragostana, a Palafrizzoni c’è stato un incontro tra il sindaco da un lato e Luciano Bonetti - presidente del Volley Bergamo e patron della Foppapedretti, sponsor del club - dall’altro. A dire la verità, sul versante ospite c’era anche un consulente ad hoc: il titolare di un’impresa bresciana particolarmente attiva in questi ultimi anni in operazioni immobiliari nel settore degli impianti sportivi. Una figura a cui Bonetti ha demandato gli aspetti tecnico-economici dell’operazione.Passate le ferie è arrivata, sempre in Comune, una lettera con la quale il club di fatto ribadiva la necessità di un nuovo impianto in città, visto che quello di via Battisti perde letteralmente i pezzi e non bastano i rattoppi di questi ultimi anni. E comunque, al di là della buona volontà (e dei quattrini spesi) di Bergamo Sport - spa del Comune per la gestione degli impianti sportivi - l’arena cittadina non ha i numeri per fare fronte alle potenziali richieste del pubblico della Foppapedretti durante il campionato e nemmeno i requisiti per ospitare le gare europee, palcoscenico che la squadra campione d’Italia di volley femminile calca con una frequenza pressoché continua, al punto che in questi ultimi anni è stata costretta a migrare in quel di Treviglio. In pratica la società sportiva è intenzionata a farsi parte attiva nella realizzazione del nuovo palazzetto: una disponibilità che ieri l’assessore all’Urbanistica Valter Grossi ha comunicato alla Giunta. «Ora la palla passa all’ufficio del Piano del governo territoriale: è in quella sede che si decideranno le cose, fermo restando che la disponibilità della Foppapedretti è sicuramente importante» commenta Grossi. Dal versante opposto, Bonetti conferma «la nostra intenzione di essere della partita, quando il Comune deciderà come muoversi».Al di là delle dichiarazioni di prammatica, la situazione presente dei punti abbastanza fermi. Il primo: l’area individuata come ideale è quella della Fiera Nuova di via Lunga, e nella lettera lo stesso Bonetti darebbe il proprio assenso convinto. Il secondo: la palla in effetti ora è in mano a Palafrizzoni, che deve decidere in che campo buttarla. Un bando in project financing, un Piano integrato d’intervento (come quello in corso per l’area dello stadio) o che altro? Il terzo: una mezza indicazione il Comune l’ha già data, quella di studiare soluzioni nella zona della Fiera nuova che non interferiscano con la viabilità e soprattutto i parcheggi.Stabilito questo, in casa Foppapedretti si starebbe lavorando a un’ipotesi ampia, che comprenda cioè anche l’area dell’attuale impianto di via Battisti. Nell’operazione potrebbe cioè trovare posto una riconversione dei suoi spazi, mantenendo una destinazione comunque sportiva: una palestra, degli uffici, parcheggi a servizio. Per quanto riguarda invece il nuovo palazzetto, si pensa a un impianto dalle caratteristiche moderne e multifunzionali, in grado d’interagire alla bisogna con l’adiacente polo fieristico: in quest’ottica è previsto un albergo a quattro stelle che potrebbe servire entrambe le strutture e contribuire a coprire le spese di costruzione e gestione del nuovo palazzetto. Un disegno a tutto campo simile a quello portato a termine a Mantova, dove dalla riconversione del vecchio palazzetto sono stati trovati parte dei fondi necessari alla realizzazione del nuovo (anche se nella città virgiliana c’è stato un contributo economico decisivo della Banca Agricola Mantovana): un’operazione che in cabina di regia ha visto proprio la società bresciana che Bonetti ha scelto come consulente dell’intera operazione.(22/09/2006)

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