Palaghiaccio pronto a dicembre
E in Malpensata? Si va con le rotelle

Adesso si vede. Impossibile non notarlo. Anche se tra via San Bernardino e l’area dell’ex Gres ci sono alcune centinaia di metri e parecchi edifici, il cantiere per il nuovo palaghiaccio ha trovato il modo di superare entrambi gli ostacoli.

Una gigantesca gru sta montando infatti le prime facciate della struttura, dando forma al progetto che nelle ultime settimane sembrava segnare il passo. Qualche intoppo con le autorizzazioni per la bonifica dell’area ne avevano infatti ritardato le prime fasi, ma il problema sembrerebbe essere risolto e le grandi pareti prefabbricate sono lì a testimoniarlo.

«La pratica con Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale – conferma l’assessore alla Riqualificazione Urbanistica Francesco Valesini – è stata sbloccata e la bonifica completata. I lavori dovrebbero concludersi entro dicembre e questa scadenza, posticipata di un paio di mesi rispetto alle ipotesi iniziali, non causerà particolari difficoltà nemmeno con il passaggio dal vecchio al nuovo impianto, visto che il contratto consente la possibilità di utilizzo dello stadio alla Malpensata fino ad aprile».

Tra il 2015 e il 2016 si passerà così definitivamente in via San Bernardino e il merito va al gruppo Italcementi che per celebrare il 150° di fondazione, ha deciso di donare alla città proprio il nuovo palaghiaccio. Un regalo da 4-5 milioni di euro che rappresenta il primo tassello di un disegno urbanistico decisamente più ampio destinato a recuperare i 50 mila metri quadri tra la circonvallazione, via San Bernardino e via Ravizza, in disuso dal 2012 e cioè da quanto la Sirci group ha deciso di trasferire i propri impianti produttivi altrove. L’impianto sportivo – che sarà intitolato a Franca Natta, moglie di Giampiero Pesenti, scomparsa lo scorso 2 gennaio - ne occuperà 13 mila con due piste (da 30 per 60 metri la prima e da 20 per 35 metri la seconda), tribuna da 250 posti, palestra, un piccolo spazio per gli atleti, bar, spogliatoi e servizi annessi. Il tutto per la pratica di due discipline: pattinaggio su ghiaccio e di velocità, mentre l’hockey, come già in passato, dovrà trovarsi una soluzione alternativa. Un’esclusione che non ha mancato di suscitare qualche comprensibile malumore tra gli appassionati di questo sport invernale con una polemica che era arrivata anche in Consiglio comunale.

Sono previsti, inoltre, un centinaio di parcheggi e 4.500 metri quadri di verde. Due gli accessi: uno da via Ravizza e l’altro da via San Bernardino, subito dopo il parcheggio dell’ex Pellicano.

L’ultimo tassello da incastrare in questo bel puzzle riguarda il vecchio impianto. Che fine farà lo stadio alla Malpensata? Ancora tutto da decidere, ma un orientamento c’è già: «Stiamo ancora riflettendo – suggeriva qualche tempo fa il sindaco Giorgio Gori –, ma l’idea, una volta bonificato l’edificio, sarebbe quella di destinarlo al pattinaggio a rotelle. Non sappiamo ancora quando e come inserirlo nel piano delle opere, ma quest’ipotesi è certamente quella più facilmente realizzabile e la meno costosa».

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