Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 09 Maggio 2014
Palafrizzoni, Tentorio lancia la volata
E Forza Italia diserta la presentazione
Il sindaco presenta il suo programma per tentare il bis in Comune. «Non partiamo da zero, ma da 5 anni intensi. Non vogliamo rivoluzionare la città, ma esaltarne i valori». Azzurri assenti al tavolo: postumi dell’epilogo delle nomine Sacbo e del caso Jannone?
Una Bergamo sempre più di qualità: è l’obiettivo di Franco Tentorio che tenta il bis a Palafrizzoni a capo del centrodestra. Nella mattinata di venerdì 9 maggio il sindaco ha presentato il suo programma elettorale, a poco meno di 2 settimane dal primo turno delle elezioni.
Due versioni del programma, una completa da 35 pagine e una più small «che verrà inviata a tutti i cittadini elettori» spiega il sindaco, attorniato dai rappresentanti dei partiti che lo sostengono: «Tutto il centrodestra è con me, elemento determinante per la mia ricandidatura».
Peccato solo che Forza Italia non ci fosse al tavolo della presentazione: pare che i vertici del partito avessero altri impegni: o più probabilmente non abbiano digerito l’epilogo della vicenda Sacbo, dove il nome indicato dal partito (Giorgio Jannone) non è entrato nel Cda. E l’atteggiamento di Tentorio in materia non pare aver convinto gli azzurri, diplomaticamente assenti. «Difetto organizzativo» ha spiegato Tentorio: «Mi dispiace che un disguido abbia impedito a Gianfranco Ceci di essere qui...» ha aggiunto. Ma alla presentazione non c’era nessun esponente della segreteria del partito di (teorica) maggioranza della coalizione. E alla fine, 55 minuti dopo il via alla presentazione, è arrivato Tommaso D’Aloia, assessore azzurro, presentato dal sindaco come «il sostituto di Ceci».
E di ritardo in ritardo, anche la poco credibile precisazione azzurra va di conseguenza, e arriva alle 18,09: «Attribuire all’arrivo in ritardo del rappresentante di Forza Italia alla presentazione del programma di Tentorio una reazione alla vicenda delle nomine del CdA di Sacbo, che ha visto l’esclusione di Giorgio Jannone, è un’interpretazione fuorviante e priva di ogni fondamento. Forza Italia appoggia fortemente e con convinzione la candidatura a sindaco di Franco Franco Tentorio e il suo programma elettorale, alla cui stesura ha partecipato attivamente. Non è certo un’improbabile questione di poltrone in un consiglio di amministrazione che può minimamente scalfire il nostro solido sostengo a Tentorio e il posizionamento nel coalizione moderata alternativa alla sinistra» dichiara il coordinatore provinciale Alessandro Sorte. Arrivato solo sei ore dopo la conferenza stampa.
Una Bergamo sempre più sicura, solidale, sostenibile, ecologica, aperta, viva e attrattiva, bella e moderna, vicina, efficiente, tua e amica dei cittadini: sono questi i capitoli del programma elettorale. Molti dei temi sono quelli già messi sul tavolo nel primo mandato del centrodestra in Comune, come i contenitori storici, il rifacimento della rotonda dell’autostrada, la ristrutturazione dello stadio, il parco dello sport «light», la fermata del treno all’ospedale, il parcheggio dell’ex gasometro, solo per citarne alcuni. «Non partiamo da zero, ma da 5 anni intensi, mantenendo fede al programma e ai nostri valori».
Tra le proposte più interessanti, quelle di un Piano straordinario per gli alloggi sfitti, la valorizzazione del turismo di qualità, l’attenzione alla lotta alle ludopatie, la riorganizzazione dei servizi pubblici per ridurre il traffico privato, un rafforzamento della rete di assistenza per gli anziani, l’attenzione alle marginalità: «Non vogliamo rivoluzionare la città, ma esaltarne i valori». Ad una, ormai atavica, condizione: «Basta tagli da Roma». In tal caso «l’impegno è quello di mantenere la stessa impostazione del passato, non alzare le imposte e le tariffe». E le opere pubbliche «sono possibili solo con vendite beni immobiliari e non». E sui dati dei sondaggi Tentorio taglia corto: «Led previsioni non sono belle, ma sono più belle di prima. Io sono un’ottimista. Farò gli ultimi giorni a piedi nei quartieri a convincere gli indecisi. Finora ho fatto un lavoro istituzionale, e un po’ mi penalizza».
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