Piani dell’Avaro, pedaggio al via
E il ticket arriva anche sul lago di Cassiglio

«Chi siete? Dove andate? Cosa trasportate? Quanti siete?... Un fiorino!». Massimo Troisi col suo famoso tormentone (nel film «Non ci resta che piangere» con Benigni) avrebbe avuto il suo bel lavoro in Val Brembana.

Dopo la strada Roncobello-Mezzeno, quella di Oltre il Colle-Arera e dopo i parcheggi a pagamento alle partenze escursionistiche di Carona, per turisti, amanti dei pic-nic e camminatori, è l’ora di due nuove pedaggi: da sabato – previsto da mesi – parte il ticket (due euro al giorno) per l’utilizzo della strada comunale che dal Colle della Maddalena di Cusio porta ai Piani dell’Avaro.

Ma per l’estate si annuncia un altro dazio turistico: quello che sarà introdotto per l’area attrezzata attorno al laghetto di Cassiglio, in Val Stabina, meta di centinaia di turisti, di famiglie che fanno il pic-nic o giovani che prendono la tintarella. Insomma, una montagna sempre più a pagamento. Anche solo per arrivarci e fermarsi.

Partiamo dal «pass» per l’Avaro: per ora il pagamento è previsto da sabato fino al 31 ottobre ma non è escluso che il ticket sia prolungato per l’inverno. Consentirà l’accesso e l’utilizzo dei 7,5 chilometri di strada che portano in quota: due euro il costo del pass giornaliero, 5 di quello settimanale e 30 lo stagionale. I ticket giornalieri e settimanali potranno essere acquistati al parcometro posizionato in località Piazze (circa 1.800 metri prima dell’inizio della strada a pagamento, poco fuori il centro di Cusio) oppure in negozi, bar e ristoranti del paese. Quello stagionale in Comune.

Sono esclusi dal pagamento i motoveicoli, quindi i residenti di Cusio, Santa Brigida, Averara e Ornica, oltre a proprietari e gestori di attività sull’Avaro.

«Nei giorni scorsi – spiega il sindaco Andrea Paleni – la strada è stata riasfaltata e sistemata in più tratti. L’obiettivo, con il ticket, è quello di garantire una manutenzione costante. I proventi del ticket, infatti, saranno destinati a tale scopo». Strada comunale, di 7,5 chilometri, ma utilizzata per la maggior parte da automobilisti che arrivano da tutta provincia e fuori. Giusto far pagare anche loro? Favorevoli o contrari, questo è comunque diventato uno dei modi con cui i Comuni – sempre più poveri – cercano di racimolare soldi per le manutenzioni. Proprio da Cusio arriva l’esempio: lo scorso inverno i fondi per lo sgombero della neve finirono piuttosto presto, col risultato che la strada rimase chiusa.

Il ticket potrebbe risolvere il problema. E sul web qualche escursionista sembra essere d’accordo: «Se servirà a tenere la strada aperta e sistemata ben venga il pedaggio».

A Cassiglio il balzello (dovrebbe essere un ticket sul parcheggio) arriverà dopo le polemiche di alcuni anni fa innescate dal divieto di sosta istituito dal Comune a lato strada e dalle conseguenti raffiche di multe.

L’avviso dell’assemblea di lunedì sera parla solo di «introduzione del ticket per l’accesso e l’utilizzo dell’area attrezzata in Valle di Cassiglio», senza spiegare altro. Quanto costerà? Per chi sarà? Dove sarà applicato? Il sindaco Fabio Bordogna preferisce non rispondere: «Spiegheremo tutto lunedì». Troisi, almeno, avrebbe svelato il prezzo: «Un fiorino!».

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