Orio, venerdì si rimuove la bomba
Aeroporto chiuso dalle 9,45 alle 12,15
Venerdì 20 dicembre l’aeroporto di Orio al Serio verrà chiuso dalle 9,45 alle 12,15 per consentire le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico ritrovato venerdì scorso nella zona nord del sedime aeroportuale.
Venerdì 20 dicembre l’aeroporto di Orio al Serio verrà chiuso dalle 9,45 alle 12,15 per consentire le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico ritrovato venerdì scorso nella zona nord del sedime aeroportuale.
A renderlo noto, tramite un comunicato stampa, l’Enac, l’Ente nazionale aviazione civile: i voli non saranno cancellati, ma riprogrammati, ovvero verranno anticipati o posticipati. «Le compagnie aeree - si legge nella nota - hanno riprogrammato i voli della fascia oraria interessata dalla chiusura, nonché altri voli a ridosso di tale orario, e hanno già provveduto a informare i passeggeri coinvolti con avvisi pubblicati sui propri siti web e mediante l’invio di comunicazioni tramite e-mail e messaggi telefonici».
Non ci dovrebbero quindi essere voli cancellati: anche Sacbo, tramite un comunicato stampa pubblicato sul sito internet www.sacbo.it, informa i passeggeri che è stata disposta la sospensione delle attività di volo nella fascia oraria stabilita, riportando di seguito tutti i voli riprogrammati. Per conoscere invece le modifiche al programma di viaggio , è necessario contattare le compagnie aeree.
La bomba ritrovata nel sedime aeroportuale pesa 250 libbre (poco più di 113 chili) per quasi un metro di lunghezza. L’ordigno risalirebbe alla seconda guerra mondiale e sarebbe stata sganciata dagli Alleati durante il bombardamento del 9 agosto 1944. Allora l’aeroporto di Orio al Serio era utilizzato solo come scalo militare e, molto probabilmente, gli Alleati, con questa mossa, puntavano ad indebolire il potere economico dei territori controllati dai tedeschi.
A notare il dispositivo, venerdì scorso, sono stati alcuni addetti di una ditta presente nell’area per una serie di lavori di ampliamento del piazzale aeromobili. Le operazioni di rimozione sono state definite lunedì in un vertice in Prefettura coordinato dal neo prefetto Francesca Ferrandino e dal viceprefetto vicario Alfredo Nappi. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Sacbo, dell’Asl, dell’Ufficio cave, dell’Enac e i sindaci e gli assessori del Comuni interessati.
La bomba si trova nel sedime aeroportuale e per estrarla verrà messa in sicurezza un’area dal raggio di 500 metri; una volta tolto dal terreno, l’esplosivo verrà trasportato in una cava isolata ubicata nel comune di Palosco e successivamente verrà fatto brillare. Nella manovra dovrebbero essere coinvolti gli artificieri della Forza di Difesa interregionale Nord di stanza a Padova.
Il rinvenimento dell’esplosivo non ha avuto, in questi giorni, conseguenze sul traffico dello scalo bergamasco, però domani l’attività verrà riprogrammata. Fortunatamente, l’ordigno si trova in una zona piuttosto isolata del Comune di Orio al Serio: il sindaco Gianluigi Pievani, subito dopo il vertice in Prefettura, ha spiegato che le operazioni di rimozione interesseranno solo marginalmente un nucleo abitato, che si trova nell’ultimo tratto di via Risorgimento. Saranno evacuate circa venti famiglie e il traffico, in quell’area, verrà totalmente bloccato.
Laura Arrighetti
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