Cronaca / Bergamo Città
Martedì 11 Febbraio 2014
«Orio, un nuovo piano di sviluppo»
Il Comitato aeroporto scrive ai sindaci
«L’attuale Piano di Sviluppo approvato nel 2003 prevede un limite massimo di 6.174.000 Unità di Traffico (passeggeri più merci) come stabilito da un decreto ministeriale mentre a fine 2013 sono stati 10.125.496 (quasi il doppio)».
«L’attuale Piano di Sviluppo approvato nel 2003 prevede un limite massimo di 6.174.000 Unità di Traffico (passeggeri più merci) come chiaramente stabilito nel Verbale della Conferenza dei Servizi del 2004 e dal Decreto Direttoriale del Ministero del 2005) mentre a fine 2013 sono stati 10.125.496 (quasi il doppio)».
A scriverlo - in un comunicato stampa - Gianluigi Mologni, del Comitato Aeroporto di Bergamo, e Degna Milesi, portavoce del Comitato stesso.
«Per l’aeroporto non risulta alcuna autorizzazione ad effettuare voli notturni in deroga al divieto previsto dalla legge. Inoltre la gran parte delle Prescrizione previste dalla Valutazione di Impatto Ambientale del 2003 risultano ancora inattuate (Zonizzazione Acustica,Studio Epidemiologico, Delocalizzazioni etc.), così che l’impatto ambientale dell’aeroporto risulta di gran lunga superiore per area geografica e per numero di abitanti coinvolti, per estensione dell’area di rischio dcc.».
«Mentre queste macroscopiche inadempienze vengono tuttora perpretate - prosegue il documento - , abbiamo scoperto (come risulta formalizzato nelle lettere allegate di ENAC e de lMinistero dei Trasporti) che si sta già mettendo in atto un nuovo Piano di Sviluppo, di cui i cittadini non sono al corrente (e crediamo fortemente che non lo siano neppure i Sindaci interessati, salvo, forse, quello azionista di riferimento), ma soprattutto che non è mai stato sottoposto alle valutazioni di impatto ambientale secondo le procedure di legge (VAS, VIA, Conferenza dei Servizi etc.). Un nuovo Piano di Sviluppo che prevede 110 mila voli annui (una media di 300 al giorno, uno ogni 3 minuti). È questo - conclude il documento - il futuro della nostra città e dei paesi dell’hinterland? È questo il rispetto della legalità?».
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