L’82,57% dei passeggeri che transitano per lo scalo di Orio al Serio utilizza voli low cost, segno che i voli a basso prezzo sono entrati nelle abitudini dei viaggiatori. Nel 2006 sono stati 4.339.722 i passeggeri low cost, su un totale di oltre 5,2 milioni; nei primi 10 mesi del 2007 si è già arrivati a oltre 3,9 milioni di passeggeri a basso prezzo. Ma chi è il viaggiatore low cost? La risposta è arrivata questa mattina in occasione della presentazione, nello Spazio Viterbi della Provincia di Bergamo, della ricerca sui turisti low cost all’aeroporto di Orio al Serio, curata dal CeSTIT dell’Università di Bergamo. “Agli inizi – ha commentato Emilio Bellingardi, capo ufficio operazioni della Sacbo – il fenomeno low cost è stato alimentato principalmente dal turismo giovanile. Progressivamente i voli low cost sono entrati nelle abitudini dei viaggiatori fino ad acquisire caratteristiche di massa, stimolando la creazione di direttrici di traffico precedentemente inesistenti e permettendo l’uso dell’aereo a quote sempre maggiori di popolazione. Attualmente i voli a basso costo rispondono anche a esigenze di collegamenti business sia per grandi gruppi che per imprese medio/piccole che hanno necessità di una maggior attenzione ai costi”. Diverse le novità annunciate sul futuro dei voli low cost a Orio: il consolidamento dei flussi da e per le principali nazioni estere già servite, un ulteriore sviluppo dei collegamenti nazionali, la crescita dei mercati nuovi, soprattutto verso Est, lo sviluppo del low-cost turistico verso destinazioni tipicamente vacanziere (Ibiza, Palma di Maiorca) e il miglioramento del livello di accessibilità al trasporto aereo italiano.(05/12/2007)
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