Al posto del mare cristallino della Grecia si sono trovati a rimirare una pista vuota e un tabellone che tutto annunciava, fuorché il loro volo. È capitato a 172 turisti che venerdì sera avrebbero dovuto decollare da Orio al Serio per una vacanza in quel di Kos, isola greca. Gli aspiranti viaggiatori sono arrivati da tutto il nord Italia, Bergamo compresa. Puntuali, si sono presentati al check-in all’ora di cena: il decollo del loro aereo, della compagnia Eurofly, era in programma alle 22. Peccato che di quel volo non ci fosse nemmeno l’ombra. Ai passeggeri, pronti con i loro bagagli, da Eurofly è stato comunicato il «niet»: «Per ora non si parte, guasto tecnico». La compagnia, nel frattempo, si dava da fare per la manutenzione dell’aereo. Intanto, però, il tempo passava. Passava tanto da far sforare all’equipaggio il limite di ore di volo previsto dalla legge, dopo il quale scatta il riposo obbligatorio. Ribadito il concetto: «Purtroppo non si parte». Ai viaggiatori, che iniziavano ad alterarsi per la vacanza rovinata, il tour operator «Phone and go» ha messo a disposizione una notte in albergo a sue spese. Ieri, in mattinata, le prime notizie sul (non) decollo: a causa dell’alternanza dei voli, l’aereo di Eurofly non era più a disposizione, ed era necessario attendere l’aereo sostitutivo che la compagnia Neos aveva messo a disposizione. Aereo che però si trovava a Kiev e doveva rientrare a Orio. Partenza prevista e comunicata ai passeggeri, ancora ospitati in albergo: ore 21,15. Praticamente un giorno intero di mare perso. Ai passeggeri è venuto incontro il tour operator. Cinque di loro hanno accettato questa mattina di partire da Bologna, agli altri sono stati offerti rimborsi: di un giorno per chi decollerà stasera. totale per chi avesse deciso di rinunciare al pacchetto. Questi ultimi sono stati dieci, mentre gli altri, pur di raggiungere l’agognata spiaggia, hanno scelto di aspettare il volo buono. Con un giorno rimborsato, ma l’inizio di vacanza rovinato.(09/08/2008)
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