Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 02 Maggio 2014
Orio chiude, albergatori in allarme
«Se crisi, stop alla tassa di soggiorno»
L’allarme dell’Ascom: «Temiamo non solo gli effetti del periodo di fermo, ma anche di quello immediatamente successivo, perché solo con il recupero pieno dell’aeroporto molti turisti decideranno di atterrare su Bergamo e di soggiornarvi», l’allarme di Giovanni Zambonelli.
L’aeroporto di Orio al Serio chiude per il rifacimento della pista dal 13 maggio al 2 giugno, e gli albergatori del gruppo Ascom lanciano l’allarme: ««I disagi sono già iniziati per chi viaggia ma l’impatto sull’economia locale potrebbe essere drammatico». E la richiesta è quella di sospendere la tassa di soggiorno , nel caso i timori fossero confermati.
«Alcuni studi commissionati dall’Osservatorio del Turismo della Provincia di Bergamo hanno confermato che l’economia della città, ma anche di alcune aree della provincia, è strettamente correlata alla funzionalità dell’aeroporto, con indici che raggiungo il 20-30% del fatturato» spiega Giovanni Zambonelli, presidente del Gruppo Albergatori di Ascom» .
«Il Caravaggio è quindi ormai determinante per assicurare la sopravvivenza delle imprese e dei posti di lavoro e, pur sapendo che non vi è responsabilità alcuna di Sacbo, la chiusura di quasi tre settimane dello scalo potrebbe essere molto svantaggiosa per i nostri settori. Temiamo non solo gli effetti del periodo di fermo, ma anche di quello immediatamente successivo, perché solo con il recupero pieno dell’aeroporto molti turisti decideranno di atterrare su Bergamo e di soggiornarvi».
Per verificare quello che effettivamente succederà, Ascom ha commissionato «una ricerca che coinvolgerà i settori del terziario: agli albergatori di città e hinterland saranno richiesti i dati relativi alle prenotazioni nell’arco di tempo che va da maggio a fine giugno con un raffronto rispetto allo scorso anno; successivamente ai ristoratori e ai commercianti sarà chiesto un raffronto sull’andamento delle vendite registrate nello stesso periodo».
Se i risultati della ricerca confermeranno i timori degli albergatori, «il successivo passo sarà quello di chiedere alla futura amministrazione di sospendere la tassa di soggiorno, che rifletterà l’effetto del fermo dell’aeroporto, come atto di attenzione verso le imprese della ricettività in difficoltà. Mentre Ascom, attraverso la Cooperativa di Garanzia Fogalco, intraprenderà una politica di sostegno alle imprese che necessiteranno di liquidità per far fronte agli impegni assunti», conclude Zambonelli.
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