Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 08 Settembre 2014
«Ora viviamo in tutto il mondo
ma il cuore resta in Valle Imagna»
L’italiano lo parlano poco. Preferiscono il bergamasco, con quell’inflessione tipica dei valdimagnini. Vivono all’estero e là hanno famiglia e amici, ma una cosa condividono tra loro: «Il cuore è rimasto qui».
L’italiano lo parlano poco. Preferiscono il bergamasco, con quell’inflessione tipica dei valdimagnini. Vivono all’estero e là hanno famiglia e amici, ma una cosa condividono tra loro: «Il cuore è rimasto qui».
Parlano volentieri gli emigranti accorsi sabato e domenica al raduno proposto loro dai commercianti di Sant’Omobono Terme insieme all’Ente Bergamaschi nel Mondo. «Dico la verità, l’italiano l’ho dimenticato - confida Gisella Personeni, originaria di Sant’Omobono, venuta in Italia con il marito Maurior Faure e una coppia di amici francesi -, preferisco parlare in valdimagnino o in francese. Ho lasciato la Valle Imagna all’età di tre anni, quindi sono 65 anni di emigrazione. Con tutta la famiglia per seguire nostro padre in Francia ci siamo stabiliti a Morteau, ho lavorato in un’azienda che produceva orologi e poi ho fatto la bidella in una scuola d’infanzia. Ora siamo in pensione e ci godiamo i nostri figli e i nipoti. Praticamente tutti noi fratelli e sorelle con le rispettive famiglie viviamo in Francia. Però il mio cuore è sempre in Valle Imagna».
Leggi di più su L’Eco di Bergamo dell’8 settembre
© RIPRODUZIONE RISERVATA