Ora sembra che al lago manchi qualcosa
Passerella, segui in diretta lo smontaggio

Continua l’opera di smontaggio dell’installazione di Christo, sulla quale è calato il sipario domenica 3 luglio a mezzanotte dopo essere stata visitata da un milione e mezzo di visitatori in 16 giorni e aver riscosso un successo planetario.

E ora sembra che manchi qualcosa, al lago di Iseo. Subito dopo la chiusura, alle due di notte, è iniziata l’ultima fase dell’installazione di Christo: la sua completa rimozione. L’aveva sempre detto lui, l’istrionico artista bulgaro newyorkese, che a rendere unici i suoi pontili galleggianti avrebbe contribuito anche la brevità della loro durata. Sedici giorni e addio, chi c’è stato c’è stato, e chi s’è visto s’è visto. Solo ieri però, quando il panorama è apparso diverso rispetto ai sedici giorni precedenti, tutti hanno afferrato la precisione delle parole di Christo e, tuttavia, non è mancata l’emozione nel vedere gli addetti e i collaboratori della The floating piers srl impegnati a riporre nella storia questa installazione.

Era ancora piena notte quando è iniziato il recupero dello strato di telo a ridosso dei quattro pontili di attracco delle passerelle (Sulzano, Peschiera, località Ere e Sensole). Il telo è stato arrotolato e riportato al quartier generale di Montecolino a Iseo. Ieri mattina si è capito il perché di tanta fretta: sono stati asportati i primi venti metri di passerella dai quattro attracchi per evitare che i visitatori (centinaia anche ieri le persone che fotografavano la fine della passerella) scavalcassero le transenne e tentassero una visita in solitudine. Inoltre, la rimozione dei primi tratti di passerella consente alle imbarcazioni di poter tornare a solcare l’intero Sebino. Infine, è iniziata la rimozione dello strato di feltro tra i cubi galleggianti e il telo dorato.

«In tre o quattro giorni - spiega Dario Catalini, l’ingegnere loverese che Christo ha voluto al proprio fianco - queste prime fasi saranno terminate. Devo ammettere che mi dispiace, ma il magone è venuto a tutti coloro che la passerella l’hanno ammirata nei giorni scorsi. È stata un’impresa gigantesca, mondiale. Un’esperienza che resterà nella storia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA