Oneta piange il pilota scomparso
«Era rimasto molto legato al paese»

Simpatico, sportivo, impegnato: è il ritratto di Danilo Ricuperati - il 32enne pilota bergamasco morto mercoledì mattina nell'incidente aereo nei pressi di Sulmona - che emerge dalle parole di chi l'ha conosciuto.

I genitori dell'uomo, papà Giulivo e mamma Andreina Palazzi, con la sorella maggiore Norma già nella mattinata di mercoledì sono partiti per raggiungere l'Abruzzo e il luogo della disgrazia.

«Mercoledì mattina – racconta uno zio paterno di Danilo, Massimo – sono andato a Zambla per svolgere alcune commissioni e ho notato un certo fermento, ma non avrei mai immaginato nulla di simile. È stato un mio compaesano a chiedermi se avevo saputo dell'incidente: a lui l'avevano comunicato alcuni ragazzi del paese, dopo aver letto la notizia su Internet». A dare per primo la notizia è stato infatti il sito de L'Eco di Bergamo.

Massimo Ricuperati abita nell'appartamento al primo piano della stessa casa di Danilo e non riesce a trovare le parole per parlare dell'accaduto. «Danilo lavorava in una ditta del Modenese – spiega – e tornava a casa quando non doveva andare in trasferta. Abitava ancora con i genitori, non era sposato».

Sebbene la sua attività di elicotterista alla Elicompany di Carpi lo portasse spesso lontano per lavoro, Danilo era rimasto molto legato a Oneta. In particolare d'estate, quando al piccolo oratorio o al campo sportivo si organizzavano tornei di pallavolo o altre attività, Danilo Ricuperati non mancava mai per dare una mano.

Danilo faceva parte di «Insieme per Cantoni», un gruppo che unisce giovani e adulti volontari per organizzare momenti di ritrovo. Tornei sportivi, ma anche pranzi e cene per i villeggianti oppure recite natalizie con i bambini.

Impegno, ma anche passione per lo sport: pallavolo, bicicletta e corsa.

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