Si chiama come il senatur, ma questo Umberto Bossi è di Valmadrera (Lecco), ha 48 anni ed è specialista nelle truffe. Nel suo «curriculum» figurano già un patteggiamento a un anno di reclusione per truffa nell’ambito dell’intermediazione finanziaria, una condanna in abbreviato a un anno per esercizio abusivo della professione di intermediatore, e infine una condanna a sei anni (in fase di appello) per tentata estorsione e truffa. Ora ha collezionato una nuova denuncia: per truffa.L’uomo è ufficialmente residente a Bergamo ma di fatto non reperibile, è scattata di nuovo una denuncia per truffa. Per l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Francesco Lentano (titolare anche degli altri tre procedimenti), Bossi si sarebbe presentato ad una persona come intermediatore finanziario, riuscendo così ad impadronirsi di 11.800 euro. La vittima, residente a Bergamo, avrebbe voluto acquistare l’appartamento nel quale si trova attualmente in affitto. Nei mesi scorsi si è attivato per ottenere un mutuo e sbrigare le relative pratiche e per questo si è rivolto a Bossi, che si sarebbe presentato come intermediatore per conto di una società bresciana. Garantendo di seguire la pratica, Bossi avrebbe chiesto una serie di anticipi e pagamenti, effettuati dalla vittima nel periodo tra ottobre e novembre 2004, per un totale di 11.800 euro. Ai primi di dicembre Bossi avrebbe anche informato la vittima che la pratica era ormai istruita ma un controllo aveva fatto scoprire l’imbroglio: la società bresciana non aveva alcuna notizia della pratica, né tantomeno aveva ricevuto del denaro. A questo punto è quindi scattata la denuncia: durante un incontro con Bossi, a dicembre, il suo cliente ha fatto intervenire la polizia, segnalando l’episodio. A sua volta Bossi, che ha sempre respinto le accuse, lo ha controdenunciato per minaccia.
(24/02/2005)
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