«Guglielmo Gatti ha un alibi» ha detto il suo difensore, Broli, prima di incontrare nuovamente il suo assistito nel carcere di Canton Mombello a Brescia. Il legale ha assicurato che questa informazione è stata resa alla Procura nel corso dei vari interrogatori e ha smentito la notizia secondo cui Gatti «ha fatto i nomi di chi aveva le chiavi dell’abitazione in cui vivevano i due coniugi». Sul fronte delle indagini, sono state sequestrate le registrazioni di un sistema di sorveglianza di un distributore di benzina in Val di Scalve. Il distributore si trova al Passo del Vivione, poco lontano dal luogo di ritrovamento dei corpi sezionati dei due coniugi. In corso accertamenti per individuare il luogo in cui sono state acquistate le cesoie usate per sezionare i corpi. Nel frattempo sono riprese le ricerche dei resti dei corpi dei coniugi Donegani, non più nella zona del Passo del Vivione ma più a valle, nella media Val Camonica. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato sono impegnati nella zona compresa tra Edolo e Breno, in particolare nei punti in cui la Statale che attraversa la valle si avvicina al fiume Oglio.
(23/08/2005)
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