
Cronaca / Valle Seriana
Domenica 31 Maggio 2015
Oggi election day in nove Comuni
Si può votare fino a stasera alle 23
I candidati ci sono, e gli elettori? Solo dopo le 23 di domenica 31 maggio (quando chiuderanno i 36 seggi allestiti sul territorio, aperti dalle 7 di stamattina) le schede parleranno e diranno se ci saranno i voti, e quindi i nuovi sindaci e consiglieri comunali attesi nei nove Comuni bergamaschi coinvolti da questa mini-tornata elettorale.
Il meteo (dato non proprio come bello) potrebbe venire in aiuto, dirottando i 30 mila aventi diritto dalla gita fuori porta del ponte festivo alle urne. In alcuni casi il vero sfidante, infatti, è il quorum (cioè il numero di partecipanti necessario affinché una votazione sia valida). A Fuipiano e Locatello si viene già da un commissariamento prefettizio, per il mancato raggiungimento dell’asticella.
Il panorama è comunque completo. Particolarmente frammentato a Clusone, il Comune più grande al voto con 7.431 elettori, il quadro delle liste (ben 4), con divisioni sia nel centrosinistra (in sfida la «renziana» Laura Poletti e il veterano dem Francesco Moioli) sia nel centrodestra dove il sindaco uscente Paolo Olini è sopravvissuto ai terremoti nella Lega, e si trova come rivale Massimo Morstabilini, uno degli «indignados» fuoriusciti dalla maggioranza.

(Foto di Giuliano Fronzi)

(Foto di Giuliano Fronzi)
Sono in tutto 21 le sigle in lizza (soprattutto formazioni civiche, anche se non mancano i simboli di Lega e Forza Italia), per 237 aspiranti consiglieri comunali, che vedranno comunque ridotti i posti disponibili (nelle Giunte e nei Consigli comunali) per effetto della spending review che taglia le poltrone.
L’election day - il voto è concentrato in una sola giornata - si concluderà alle 23 di domenica sera, e subito dopo partirà la conta delle schede. La macchina è già oliata, con il materiale elettorale consegnato alle sezioni e gli scrutinatori convocati. In nottata, quindi, arriverà il verdetto. Non solo decretando i nomi dei nuovi amministratori, ma anche sancendo, o meno, la vittoria dell’astensionismo. Bergamo si riconfermerà provincia virtuosa, ligia al suo diritto-dovere, o la disaffezione avrà messo radici anche qui?
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