Nutrie sempre più vicine alle case
Donna morsa a Caravaggio
Una nutria a Caravaggio ha morso al ginocchio una ottantenne mentre camminava lungo una strada sterrata vicino alla via al Convento.
Nella città è subito scattato l’allarme nutrie visto che il fatto sta a dimostrare che questi roditori si stanno sempre più avvicinando alle case nel centro abitato. Per affrontare il problema mercoledì è in programma un incontro fra Comune, Asl, Provincia e i rappresentanti degli agricoltori da cui l’anno scorso era stato lanciato l’allarme nutrie per i danni che stavano causando alle coltivazioni di mais. Incontro che servirà anche per discutere delle modalità di applicazione del piano di eradicazione della nutria varato a dicembre dalla Regione.
Già fra giovedì e venerdì, comunque, l’unità operativa ambiente della polizia locale, insieme a degli ausiliari faunistici, sono intervenuti per piazzare le trappole nella roggia che costeggia la strada sterrata vicina a via al Convento (l’esca è una pannocchia di mais con del finocchio). Da fine marzo, poi, è ripartito il piano di contenimento provinciale che, fino al 15 agosto, permetterà a personale autorizzato (agenti della polizia locale e provinciale, ausiliari faunistici e, nella loro proprietà, agricoltori con regolare licenza di caccia) ad abbattere i roditori anche sparando. Questo piano però, visto che le nutrie iniziano anche ad avvicinarsi al centro abitato, a Caravaggio non si sta dimostrando particolarmente efficace.
La donna ottantenne che è stata morsicata abita in via al Convento e, intorno alle 9,30, aveva deciso di fare una passeggiata. A un certo punto, mentre stava camminando su una strada sterrata vicina, uno di questi roditori ha morso al ginocchio l’ottantenne che è subito tornata a casa dando l’allarme. Sul posto è intervenuta una pattuglia dell’unità operativa ambiente della polizia locale che ha accompagnato l’anziana al pronto soccorso dell’ospedale di Treviglio dove è stata medicata. La ferita, fortunatamente, non era grave nonostante una nutria possa arrivare ad avere incisivi lunghi tre centimetri. La preoccupazione è stata comunque forte anche perché questo roditore può essere portatore di malattie infettive come la leptospirosi.
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