Nuovo ospedale di Bergamo:salgono i prezzi delle case

In aumento fino al 12% nelle zone dalla Grumellina al Villaggio degli Sposi fino a Treviolo, Mozzo e Curno L’area «scalda» una stagione riflessiva del mercato. Impennata dei valori in provincia, più richiesta della città

All’ombra delle gru del grande cantiere del nuovo ospedale di Bergamo il mercato immobiliare cittadino trova nuovo slancio. Al di là di una tendenza generale che vede il mattone attraversare una fase riflessiva dopo anni di forte espansione, il 2006 conferma la Trucca – e di riflesso le aree circostanti: dalla Grumellina al Villaggio degli Sposi, da Treviolo a Mozzo e Curno – la zona «calda» del mercato immobiliare. Una tendenza questa in atto da un paio d’anni, facendo registrare un aumento dei valori intorno al 10-12%.

Queste sono solo alcune delle anticipazioni contenute nell’edizione 2007 dell’Osservatorio immobiliare per Bergamo e provincia, un’iniziativa realizzata dalla Federazione italiana agenti immobiliari professionali di Bergamo (Fiaip), in collaborazione con l’Associazione provinciale proprietà edilizia-Confedilizia Bergamo (Appe). «Nel nostro Paese – rimarca Gianfederico Belotti, vicepresidente nazionale di Fiaip e condirettore del borsino provinciale insieme a Roberto Boffelli – non abbiamo assistito a quella bolla speculativa di cui spesso si è parlato. A tutt’oggi non esiste una forma di investimento alternativa a quella immobiliare».

Come anticipato, il mattone dopo 9 anni di grande espansione, da qualche tempo ha avviato una fase riflessiva. A causa delle elezioni, poi, nel 2006 acquirenti e venditori hanno preferito rimanere alla finestra in attesa di conoscere i provvedimenti fiscali sulla casa del nuovo governo.

«A fronte di un mantenimento dei valori – rimarca Giuliano Olivati, presidente provinciale della Fiaip, realtà che solo nella Bergamasca conta circa mille agenti di cui 300 titolari di agenzie – nel 2006 si è verificato un generale calo dei volumi delle compravendite in tutti i settori: dal residenziale al terziario, dai negozi del centro ai capannoni industriali dell’hinterland, eccezione fatta per la cintura suburbana».

(19/04/2007)

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