Nuovo casinò a San Pellegrino?
Federgioco: sì, ma via le slot dai bar

Lo ha spiegato ad Agipronews Vittorio Ravà, direttore generale del Casinò di Venezia e presidente di Federgioco, in merito all’ipotesi della riapertura di alcuni casinò sul territorio italiano, tra cui quello in provincia di Bergamo.

«Se si aprono nuovi casinò, ma contemporaneamente si eliminano le macchinette dai bar e dalle tabaccherie - e quindi resterebbe solo la concorrenza delle sale VLT, con le stesse regole dei casinò - allora questa operazione potrebbe avere un equilibrio diverso», ha spiegato Ravà. Proprio per discutere dell’argomento domani i vertici di Federgioco incontreranno il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta e il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, con delega alla vigilanza delle case da gioco autorizzate. «Bisogna capire il progetto che hanno elaborato i ministeri su come e dove» aprire queste case da gioco, ha aggiunto Ravà.

Nel 2014 i quattro casinò italiani hanno registrato una raccolta in calo del 4,1% attestandosi a 296 milioni di euro, contro i 308,7 milioni del 2013. Nei primi mesi del 2015 «non ci sono inversioni di tendenza: si sta andando verso una stabilizzazione e bisogna vedere come si chiuderà il primo quadrimestre», ha concluso Ravà.

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