Cronaca / Valle Brembana
Mercoledì 19 Marzo 2014
Nuove scuole, trasporti difficili
Gli studenti restano in Valle
Sempre meno pendolari. E sempre più studenti «radicati» in valle. La Val Brembana, negli ultimi anni, ha cambiato tendenza. Sarà che sono stati avviati nuovi indirizzi di studio e i trasporti in alcuni casi sono diventati difficoltosi e pesanti. Sta di fatto che la fuga si è fermata.
Sempre meno pendolari. E sempre più studenti «radicati» in valle. La Valle Brembana, negli ultimi anni, ha cambiato tendenza. Sarà che sono stati avviati nuovi indirizzi di studio, sarà che i trasporti verso la città e l’hinterland in alcuni casi sono diventati difficoltosi e pesanti.
Sta di fatto che la «fuga» dalla valle verso gli istituti cittadini sembra essersi fermata. Ora, sempre più ragazzi che escono dalla terza media, si fermano nelle tre scuole superiori vallari, il «David Maria Turoldo» (tre licei e tre indirizzi tecnici) di Zogno, l’istituto Alberghiero di San Pellegrino e il Centro di formazione professionale di San Giovanni Bianco.
I dati di fine anni Novanta dicevano che circa il 26% degli studenti di terza media si iscriveva poi a scuole fuori valle: nei successivi anni scolastici i numeri sono andati in aumento, con il 28% dell’anno successivo e poi il 33% dell’anno scolastico 2003-2004.
In quelle occasioni si parlò di maggiore apertura culturale dei ragazzi: ovvero, rispetto agli anni precedenti, quando la vicinanza della scuola da casa diventava fattore importante nella scelta dell’indirizzo, poco alla volta gli studenti cercavano anche nuovi istituti. Scuole, a indirizzo umanistico e non solo, non presenti in Valle Brembana: a partire dall’indirizzo psicopedagogico (il vecchio istituto magistrale) o il liceo scientifico, o ancora l’indirizzo di meccatronica.
Peraltro il «pendolarismo» verso gli istituti cittadini interessava soprattutto gli studenti degli istituti comprensivi di San Giovanni Bianco, Zogno e San Pellegrino: qui, infatti, i trasporti pubblici consentivano e consentono tuttora ai ragazzi di arrivare in orario in città. Impossibile, invece, per gli studenti dell’alta valle, a Mezzoldo, Foppolo o Roncobello, arrivare a Bergamo, con i soli autobus, per il suono della prima campanella.
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