Nuove bonifiche nella Bassa
E ad Arcene tornano i boschi
Da terra di cave e discariche (autorizzate o abusive) a terra di boschi, oasi naturalistiche e parchi per la produzione di energie ecocompatibili. Il processo di rigenerazione della Bassa Bergamasca sembra pronto a proseguire.
Da terra di cave e discariche (autorizzate o abusive) a terra di boschi, oasi naturalistiche e parchi per la produzione di energie ecocompatibili. Il processo di rigenerazione della Bassa Bergamasca sembra pronto a proseguire.
Un importante avvio l’aveva avuto nel 2012 quando a Pontirolo Nuovo (fino ad allora noto, si può dire non a torto, come il paese delle cave e delle discariche) le discariche esaurite Sabb e Todeco erano state trasformate rispettivamente in un bosco (annesso alla vicina oasi naturalistica, ed ex cava, «Renova Park») e un parco fotovoltaico.
A poche centinaia di metri, in territorio di Arcene, si trova la ex discarica abusiva nota come Cascina Ca’ Dazio che la Regione ha inserito fra i 28 siti inquinati da sottoporre a indagine e, nel caso se ne rilevi l’urgenza, a bonifica. Proprio questa ex discarica abusiva si candida a diventare nella Bassa un nuovo bosco da 60 mila metri quadri.
Da 20 anni il sito è tenuto sotto monitoraggio dalla sua proprietà, la Logica srl, società specializzata nello smaltimento dei rifiuti che nei giorni scorsi ha scritto al Comune di Arcene per chiedergli di «valutare congiuntamente ipotesi di destinazione dell’area». In cima a queste ipotesi, come sostenuto da Sergio Testa, titolare della Logica, c’è, appunto, un rimboschimento del sito che si estende su una superficie di 60 mila metri quadri. Questa soluzione troverebbe certamente d’accordo il sindaco di Arcene Giuseppe Foresti.
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