Cronaca
Martedì 08 Marzo 2022
Nuova tregua da mercoledì mattina per corridoi umanitari. Stop Usa all’import di petrolio e gas russi
Guerra Zelensky: «Sono pronto al dialogo, non alla capitolazione». Scattato il cessate il fuoco per permettere l’evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy. Gli Usa vieteranno le importazioni di petrolio e gas russi.
La Russia dichiara una nuova tregua temporanea per mercoledì 9 marzo a partire dalle 10 ora locale per consentire corridoi umanitari. Lo riferisce il ministero russo della Difesa citato dalla Tass. Lo stesso ministero menziona corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Dura presa di posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in videocollegamento con la Camera dei Comuni britannica: «La Nato non si è comportata come doveva nella sua risposta dopo l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e nel non imporre una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina. Finora - ha aggiunto - nel conflitto in Ucraina sono stati uccisi oltre 50 bambini. L’Ucraina si chiede con una domanda «shakespeariana» se essere o non essere, «e la nostra risposta è sì», che vogliamo esistere.
Un decreto firmato oggi dal presidente russo Vladimir Putin dà mandato al governo di stilare entro due settimane una lista di Paesi per i quali saranno vietati i movimenti di export e import «per salvaguardare la sicurezza della Russia». Lo riferisce la Tass. Il divieto riguarderà, secondo quanto precisa Interfax, prodotti finiti e materie prime.
Gli Usa vieteranno l’import di petrolio e gas russi lo ha confermato Joe Biden parlando dalla Casa Bianca, dopo le indiscrezioni dei media.
Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta apre a compromessi sul futuro status di territori come Crimea e Donbass , pur rifiutando ultimatum da Vladimir Putin, Mosca viola ancora i corridoi umanitari e minaccia lo stop di gas all’Europa all’ipotesi di un embargo al petrolio russo. Parigi e Berlino provano a coinvolgere Pechino: il presidente cinese Xi Jinping «deplora» la guerra, ma invita alla moderazione sulle sanzioni. Alt del numero uno della Nato: conflitto fuori controllo se va oltre l’Ucraina.
Si continua a combattere in Ucraina nonostante l’apertura di alcuni corridoi umanitari. Il ministero degli Esteri ucraino denuncia che i russi hanno violato il cessate il fuoco tra Zaporizhzhia, dove c’è la centrale nucleare maggiore d’Europa, e Mariupol, sul Mar d’Azov, bombardando i civili in fuga. Ci sarebbero almeno 300mila persone in «ostaggio» a Mariupol, dove ieri un bambino sarebbe morto di disidratazione. A Sumy l’evacuazione dei civili attraverso il cosiddetto «corridoio verde» è stata interrotta «a causa dei bombardamenti dei carri armati nemici», riporta l’agenzia ucraina Unian, citando un suo corrispondente nella zona. Tutte le auto in uscita vengono rimandate indietro così come e le persone che tentavano di lasciare la città a piedi.A Sumy all’alba sotto il fuoco russo sono rimaste uccise almeno 21 persone, di cui due bambini. Evacuazioni dovrebbero essere in atto anche da Chernihiv e Kharkiv, città in ginocchio e semi distrutte. Da quest’ultima però il sindaco denuncia: “Siamo vittime di un genocidio, qui non c’è nessun corridoio umanitario». Joe Biden, inanto, si appresta a vietare le importazioni di petrolio russo senza la partecipazione degli alleati europei già oggi. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali il divieto include anche il gas naturale liquefatto e il carbone
In attesa del quarto round di incontri gli attacchi russi non si sono fermati, sono continuati nella notte. Le forze russe hanno lanciato un attacco aereo contro la città ucraina di Sumy, nel nordest del Paese, provocando oltre 10 vittime, tra cui anche un numero imprecisato di bambini, ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytsky, secondo quanto riportano i media internazionali. C’è stata una «battaglia impari» con le forze russe che hanno bombardato i civili, scrive in un post: «Ci sono morti e feriti, i soccorritori stanno lavorando sui luoghi».
Notte di combattimenti
I servizi di intelligence ucraini affermano di aver ucciso a Kharkiv, nella notte, il generale russo Vitaly Gerasimov, vicecomandante della 41/ma Armata interforze russa, durante un combattimento a Kharkiv. La notizia, la cui veridicità non può essere verificata in modo indipendente, è rilanciata da vari social ucraini, compreso il Kyiv Independent su un tweet, in cui si dice che Gerasimov era stato decorato «per aver conquistato la Crimea». Nella notte attacco delle milizie russe a un impianto di ricerca nucleare che produce radioisotopi per scopi medici e industriali è stato danneggiato dai bombardamenti della Russia nella città di Kharkiv. Stando all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) i bombardamenti non hanno causato alcun aumento dei livelli di radiazioni nel sito ha assicurato il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi che chiede di «agire adesso per evitare un incidente nucleare in Ucraina che potrebbe avere gravi conseguenze per la salute e l’ambiente. Non possiamo permetterci di aspettare», ha aggiunto.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intanto richiama i soldati ucraini dislocati nelle forze di peacekeeping perché rientrino in Ucraina per difendere il Paese e con un nuovo messaggio video, ribadisce di non essere fuggito: «Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra», ha detto accusando il nemico di usare «tattiche medievali» per punire gli ucraini. Il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, che ha incontrato a Budapest il suo omologo ungherese, Tibor Benkő ha chiesto che «Putin fermi l’aggressione all’Ucraina. L’Italia contribuisce a rafforzare la deterrenza» ha assicurato.
La crisi dei mercati
Il prezzo della guerra si fa sentire sui mercati. La Borsa di Tokyo conclude in ribasso, proseguendo l’andamento ribassista. Il Nikkei mette a segno una flessione dell’1,71%, a quota 24.790,95, cedendo 430 punti. Sul mercato valutario lo yen perde terreno a 115,50 sul dollaro, ed è poco variato a 125,40 sull’euro. Si allarga intanto il fronte dei Paesi che mettono in atto sanzioni contro la Russia. Il Giappone ha deciso di sanzionare 32 dirigenti russi e bielorussi congelando i loro beni, e ha bandito l’export in Russia di attrezzature e materiale per la raffinazione del petrolio. Anche la Corea del Sud si è unita a Stati Uniti, Unione Europea e alleati, rendendo da oggi operativo il divieto delle transazioni con la Banca centrale russa e i fondi sovrani di Mosca in risposta all’invasione dell’Ucraina.
Mentre si moltiplicano gli sforzi diplomatici dei leader di alcuni paesi oggi il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, avranno un incontro con il leader cinese, Xi Jinping. Una nuova tappa verso l’apertura di uno spiraglio di dialogo vero tra Mosca e Kiev. La Cina ha fatto capire di essere disposta a un ruolo di mediazione nel conflitto ucraino. Oltre 1,7 milioni le persone fuggite dal Paese, di cui più di un milione in Polonia, stima l’Onu.
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