Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 14 Giugno 2006
Nuova tecnica ai Riuniti: operato al cuore torna a casa in 5 giorni
Nuovo passo avanti per gli Ospedali Riuniti di Bergamo: cinque giorni fa l’equipe cardiochirugica, diretta da Paolo Ferrazzi, ha eseguito un intervento di impianto di una valvola polmonare senza dover ricorrere alla circolazione extracoroporea. Si tratta di una nuova tecnica, effettuata per la prima volta in Svizzera ed eseguita solo su dieci pazienti al mondo, che apre un nuovo orizzonte nel trattamento non invasivo dell’insufficienza polmonare. Ai Riuniti si è intervenuti su un paziente di 18 anni la cui insufficienza valvolare polmonare era sopravvenuta di conseguenza ad una malformazione cardiaca congenita (tetralogia di Fallot) corretta all’età di 20 mesi. Grazie alla nuova tecnica il paziente è potuto tornare a casa, a una vita normale, dopo soli cinque giorni. L’impianto eseguito a Bergamo segna un decisivo passo avanti nel campo della cardiochirurgia. A oggi infatti, ad eccezione di casi di pazienti di basso peso corporeo in cui l’impianto può essere effettuato per via interventistica durante un cateterismo cardiaco, l’impianto di valvole polmonari viene effettuato con l’ausilio della circolazione extracorporea. La tecnica che evita la circolazione esterna del sangue ha il vantaggio di evitare le possibili complicanze, abbreviando sostanzialmente i tempi di guarigione e la necessità di eseguire una ventricolotomia per l’inserzione chirurgica della valvola polmonare L’impianto è stato eseguito la scorsa settimana nell’Unità di Cardiochirurgia: in sala operatoria c’erano il dott. Giancarlo Crupi affiancato dal dott Christian Schreiber del German Heart Center di Monaco, dove sono stati già eseguiti 6 interventi di questo tipo, ed il team di anestesisti guidati dal dott. Luca Lorini.L’impianto di una valvola polmonare biologica - ha spiegato Giancarlo Crupi - se effettuato tempestivamente serve ad evitare l’insorgenza di serie complicazioni quali la progressiva dilatazione del ventricolo destro, la comparsa di aritmie di difficile trattamento farmacologico e la morte improvvisa. L’intervento è stato eseguito la valvola mediante un piccola incisione di circa 1 cm del ventricolo destro, fatto questo che ha abbreviato sostanzialmente la durata della degenza in terapia intensiva ed in reparto, assicurando al paziente tempi di recupero brevi. (14/06/2006)
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