Nembro, Tito Arosio fa poker
È ancora l’alpinista dell’anno

«Tito sei un mito». Ci scappa anche la rima per sottolineare l’ennesimo, meritato riconoscimento per il giovane alpinista Tito Arosio, cui è stato assegnato a Nembro (per il quarto anno consecutivo) il Premio alpinistico Marco e Sergio Dalla Longa.

Quest’anno Arosio (nato a Milano nel 1987 e residente a Bergamo) ha ottenuto il prestigioso riconoscimento (giunto all’ottava edizione) insieme a Luca Vallata e Saro Costa, che con lui hanno completato la via «El Malefico Sefkow» sulla parete ovest del Monte Quesillo nella Cordillera Huayhuash, in Perù.

Nell’ambito del Premio Dalla Longa, Arosio aveva ottenuto anche il riconoscimento di «Giovane Promessa 2011», grazie a un curriculum impressionante di ascensioni e ripetizioni, fra cui la prima invernale della via aperta dai fratelli Dalla Longa sulla parete nord del Fupù alla Presolana orientale.

Il Teatro Modernissimo ha accolto centinaia di appassionati ed esperti. A dominare la scena sono innanzitutto le imprese dell’anno precedente, con ascensioni e ripetizioni che portano nei fantasiosi nomi delle nuove vie l’estro e l’abilità tecnica dei protagonisti. Più che una competizione, il premio è un dinamico confronto, un ritrovarsi «al campo base» per raccontare e trasmettere emozioni e passioni, rilanciando da subito sfide e nuovi traguardi.

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