Nelle piscine private non serve il bagnino. La precisazione arriva dalla Regione: «A differenza di quanto paventato in questi giorni - si legge in una nota - va sottolineato che le disposizioni igienico-sanitarie relative alla gestione delle piscine dipendono dalla normativa europea e che la Regione si è limitata a recepirne i contenuti sulla base di quanto stabilito dalla conferenza Stato-Regioni».
Il Pirellone ha voluto così replicare alle notizie apparse in questi giorni su alcuni giornali. «È necessario evidenziare che le piscine condominiali già esistenti sul territorio regionale alla data del 5 luglio 2006 non hanno alcun obbligo se non quello di rispettare e garantire la sicurezza e la salute dei bagnanti, in particolar modo se si tratta di bambini. Non è quindi prevista l’osservanza di alcun particolare requisito strutturale, ma esclusivamente di quelli tecnici riguardanti la gestione e il funzionamento dell’impianto stesso, soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’acqua di vasca».
«Quanto all’assistenza di vasca - continua la nota - l’unico obbligo per i gestori delle piscine condominiali è quello di provvedere a essa in maniera efficace: non è quindi obbligatoria la presenza di un bagnino, dal momento che il gestore può affidarne la vigilanza a qualsiasi altro mezzo idoneo in relazione alle caratteristiche dell’impianto, quali telecamere, divieti, orari specifici, o altre modalità ancora».
(09/03/2007)
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