Niente selfie nell’hotel dei vip
Il bon ton si fa anche tecnologico

Un hotel a cinque stelle di Forte dei Marmi, il lussuoso Byron, ha bandito i selfie e si è imposto di promuovere un uso moderato degli smartphone tra i suoi clienti.

È il primo albergo in Italia, secondo un comunicato stampa, a prendere questa decisione. In nome del galateo, al bando nella struttura anche i «selfie-stick», cioè i bastoncini che agevolano la possibilità di fare gli autoscatti con il telefono. L’iniziativa scatta da questo mese e durerà tutta l’estate.

Ogni cliente dovrà osservare regole di «bon ton» e firmare un accordo con il padrone di casa, Salvatore Madonna, e seguire le sue indicazioni: lasciare in reception i «selfie-stick»; spegnere il telefono al ristorante; tenere il cellulare in modalità «silenzioso» negli ambienti comuni tra cui la terrazza panoramica; abbassare il volume della suoneria in piscina.

Previsto perfino un «guardiano anti-selfie», una specie di vigile che controlla e interviene richiamando all’ordine chi non si attiene alle regole della casa. L’Hotel Byron è frequentato da personaggi come Naomi Campbell, Daniel Craig e Donatella Versace. «Ma non é semplicemente per difendere l’immagine dei vip che è stato pensato il divieto ai selfie - spiega Salvatore Madonna - Al primo posto c’è proprio il desiderio di limitarne l’uso smodato e il rispetto degli altri che va tutelato con ogni mezzo anche a fronte di qualche critica o lamentela momentanea. Già molte località estere e italiane ne vietano l’uso».

Succede per esempio in musei e gallerie d’arte, come la National Gallery di Londra e il Museum of Modern Art di New York. «In Italia foto e selfie sono vietati nelle sale e nei corridoi degli Uffizi di Firenze e al Colosseo e in quasi tutti musei, perché non bandirli anche in un albergo? - dice ancora Madonna - Non sono contro la tecnologia, è uno strumento indispensabile ma va usata con moderazione. Bisogna tornare a godersi la semplicità e la bellezza dei luoghi che ci circondano senza voler ogni volta esagerare. In fondo, ai miei clienti chiedo solo di rispettare qualche regola di buon senso. Ho ancora nella testa le immagini volgari e fuori luogo scattate da Katy Perry che si è divertita a deridere i tesori toscani con i suoi autoscatti, emulati nel giro di pochi minuti da migliaia di turisti e ragazzini impazziti. Sì, forse è anche per via di quell’episodio che ho deciso di sensibilizzare i miei clienti».

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