Natale, pranzo indigesto per 50 anziani

A Natale a tavola si tende spesso a eccedere. Ma restare seduti anche fino a quattro o cinque ore a tavola, a casa o al ristorante, e affrontare fino a sei, sette, a volte anche otto portate, può causare spiacevoli effetti. Se poi si aggiungono alcuni bicchieri di vino o di spumante di troppo, ecco che l’occasione conviviale può diventare motivo per rovinare l’atmosfera di festa. È successo, anche quest’anno, in molte case di bergamaschi. Accanto ai molti che, secondo una stima, si sentivano un po’ appesantiti o brilli per l’abbuffata a tavola, qualcuno nel pomeriggio di Natale ha accusato dei malori più seri causati da problemi di digestione. Il risultato è che in molti si sono rivolti al 118, anche soltanto per chiedere informazioni su come comportarsi. La maggior parte dei disturbi si sono fortunatamente risolti nel giro di poche ore. Complessivamente, però, la centrale operativa del 118 degli Ospedali Riuniti, alla quale fa capo l’intera provincia, tra mezzogiorno e la mezzanotte del giorno di Natale ha ricevuto qualcosa come 260 telefonate d’emergenza. Solitamente il 118 ne riceve, in media, 270 in un’intera giornata qualsiasi dell’anno. Delle chiamate del giorno di Natale la maggior parte riguardavano proprio problemi legati al post pranzo natalizio. Indigestioni, congestioni e semplici svenimenti: questi i sintomi più comuni registrati il giorno di Natale e, seppure in misura minore, anche nella giornata di ieri. Sarebbero in tutto una cinquantina le persone accompagnate, in via precauzionale, negli ospedali della provincia a seguito di problemi legati alla digestione. In particolare tra i più colpiti ci sarebbero gli anziani: rimasti seduti per parecchie ore a casa o al ristorante e reduci da lauti pranzi, hanno accusato sensazioni di pesantezza che, in alcuni casi, si sono trasformate in malori. Per fortuna in nessuno dei casi si sono registrati malori gravi. Anche chi è stato accompagnato all’ospedale in via precauzionale, per via dell’età avanzata oppure perché sofferente di altre patologie, è stato dimesso dopo qualche ora di osservazione. Soprattutto per gli anziani, il trasporto in ospedale con i mezzi del 118 è stato disposto per scongiurare il pericolo che la situazione potesse degenerare e che il semplice malore o l’indigestione si trasformassero in qualcosa di più serio. La giornata di Natale, come già accade da anni nella Bergamasca ma anche un po’ ovunque in Italia, ha fatto quindi registrare un superlavoro da parte del personale del 118, che già si era attrezzato per interventi del genere. Superlavoro anche per le guardie mediche in servizio sul territorio, alle quali sono state girate alcune delle chiamate che non necessitavano dell’intervento dei mezzi di soccorso. Anche ieri, dopo il pranzo di Santo Stefano, al 118 sono arrivate chiamate per malori post pranzo, ma in misura minore rispetto al giorno prima. (27/12/2007)

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