Mura venete: completato dossier Unesco
Segno di dialogo e apertura tra le nazioni

Poco meno di 500 pagine: è questa la mole del dossier presentato stamattina, mercoledì 30 settembre, a Palazzo Frizzoni a Bergamo da tutti i componenti coinvolti nella candidatura «Opere di difesa veneziane tra il XV e il XVII secolo» a patrimonio dell’umanità Unesco.

Un percorso lungo, avviato nel 2007 dal Comune capofila di Bergamo e che coinvolge 3 nazioni diverse, ben 11 luoghi e altrettante città. Nei prossimi tre mesi il dossier verrà limato e perfezionato verso quella versione definitiva che entro l’anno sarà presentata alla commissione nazionale Unesco: il lavoro di tutti i componenti della candidatura continuerà con una particolare attenzione alla redazione finale del piano di gestione, ma la maggior parte degli sforzi e del lavoro per la redazione dei documenti dovrebbe essere alle spalle.

«La candidatura è un segno di dialogo e di apertura tra le nazioni - ha sottolineato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori aprendo la conferenza stampa che ha di fatto concluso la due giorni di lavori a Palazzo Frizzoni - nel segno di Venezia, una testimonianza di civiltà straordinaria. Siamo all’ultimo miglio di un lavoro lungo, complesso e anche faticoso, un ultimo passo particolarmente importante che però vede ogni componente al lavoro con impegno per vedere riconosciuto e per valorizzare questo grande patrimonio.”

«In questi giorni di lavori a Bergamo - spiega l’architetto Maria Grazia Bellisario del Segretariato Generale del Mibact - abbiamo potuto constatare l’evoluzione e l’affinamento tra i soggetti compresi in questa candidatura transnazionale, ma anche la crescita del lavoro di tessitura tra soggetti istituzionali e scientifici intorno all’impegno di redazione del dossier. Di grande importanza può risultare la capacità di sollecitare attenzione e partecipazione dei cittadini intorno a questi progetti complessi».

Nei giorni di lavoro a Bergamo è stato inoltre messo a punto il testo del protocollo internazionale che sarà sottoscritto dai ministri alla Cultura delle tre nazioni coinvolte, Italia, Croazia e Montenegro: le rispettive ambasciate hanno avviato l’iter che porterà alle firme del documento che accompagnerà e darà ulteriore peso alla candidatura a patrimonio Unesco delle Opere di difesa veneziane.

«Il leone di Venezia non fa più paura»: così Miljenko Domijan, rappresentante del ministero della Cultura della Croazia, ha sottolineato il valore aggiunto della proposta, significato messo in evidenza anche da Marco Valle, del SiTi del Politecnico di Torino, che ha affermato come «questa candidatura sia rappresentativa di un vero percorso di pace, un simbolo e un segnale importanti per l’Europa».

Dello stesso avviso il sindaco di Peschiera del Garda Orietta Gaiulli, che ha espresso grande soddisfazione nel vedere quasi completato un lavoro lungo e che ha richiesto notevoli sforzi a tutti i componenti. «Abbiamo svolto un gran lavoro in questi due giorni - ha spiegato il sindaco di Palmanova, Francesco Martines - alla presenza di tutti i rappresentanti coinvolti nella candidatura: un dato politico di grande impegno e fiducia, confermato dall’entusiasmo e dall’intensità che hanno contraddistinto il lavoro di questo ultimo anno di Croazia e Montenegro. Credo che il ministero abbia percepito la passione, l’energia e lo straordinario significato di questa candidatura in un momento storico davvero particolare».

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