Mozzanica, svincolo a rischio per i tir Si chiede un semaforo: odissea infinita

Mozzanica, svincolo a rischio per i tirSi chiede un semaforo: odissea infinitaUn tratto in leggera salita per una ventina di metri, poi l’innesto con l’ex statale Padana Superiore. Guardare se arriva qualcuno, soprattutto da destra, significa farsi venire il torcicollo per cercare di scrutare tra il poggiatesta del sedile del passeggero e il finestrino anteriore destro della propria auto. Tutto si potrebbe risolvere con l’installazione di un semaforo.

Facile a dirsi, un po’ meno a farsi visto che è da almeno 15 anni che, a Mozzanica viene chiesto di rendere più sicuro lo svincolo tra l’ex statale Padana Superiore e via Papa Giovanni, nella periferia nord ovest del paese.

Si chiede almeno l’installazione di un semaforo, che potrebbe facilitare la circolazione e soprattutto l’immissione sull’ex statale dei veicoli - automezzi, camion e pullman - provenienti da via Papa Giovanni.

Dal 1988 la «battaglia per il semaforo» viene portata avanti anche dagli autisti della Sai Autolinee, la ditta di trasporti pubblici di Treviglio. Gli autobus in uscita da via Papa Giovanni e diretti a sinistra, ossia verso Treviglio, devono infatti attraversare per intero la carreggiata dell’ex statale per raggiungere la corsia di destra: una manovra che dura una manciata di secondi e che è resa difficile dal tratto in salita e dalla scarsa visibilità. La situazione peggiora poi nei mesi invernali, quando scende la nebbia.

La Sai Autolinee così come il Comune di Mozzanica hanno chiesto più volte l’installazione di un semaforo. Verificando l’idoneità dello svincolo per il passaggio dei mezzi pubblici di linea, la stessa Motorizzazione ha rilevato che lo svincolo non presenta le garanzie per la sicurezza del servizio, evidenziando la necessità di installare un semaforo.

Con il passare degli anni, i pullman hanno sempre più difficoltà: gli autobus snodati diventano sempre più lunghi (dai dodici metri degli anni Ottanta agli attuali diciotto), ma il semaforo ancora non compare. Nel corso degli anni sono stati parecchi i solleciti degli enti interessati e altrettanti i sopralluoghi: una vera odissea che non è però mai sfociata in nulla di concreto. Alla fine la Provincia ha invitato la Sai a utilizzare autobus più corti. «Non ci sembra una soluzione adeguata - spiegano dalla Sai - e abbiamo di nuovo scritto al prefetto per chiedere la realizzazione di una rotatoria o, almeno, l’installazione di un semaforo. La motorizzazione ha accolto le nostre richieste, così come la prefettura. L’ultima decisione spetta però alla Provincia».

Solo per un caso fortuito in tutto questo tempo non si sono verificati, all’altezza di questo svincolo, gravi incidenti. Al massimo qualche scontro con danni alle vetture. E tante, troppe inchiodate «dell’ultimo istante».

(20/08/2003)

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