Movida, polemica ma ok al regolamento
Santa Caterina regala un cuscino a Gori

«Ti auguriamo sogni d’oro anche se ci fai perdere posti di lavoro». Con questo messaggio due ragazze hanno consegnato in Consiglio comunale, a Bergamo, un cuscino al sindaco Giorgio Gori. Una chiara contestazione al regolamento sulla movida che fissa una serie di paletti per i commercianti.

In aula nella serata di lunedì 15 giugno ci sono anche rappresentanti dei residenti e dei commercianti. L’opposizione ha già espresso molte criticità durante il dibattito in commissione.

Al centro il regolamento per «la convivenza tra le funzioni residenziali e le attività degli esercizi commerciali e di svago nel territorio cittadino». Un regolamento che permette al sindaco di determinare misure più restrittive attraverso un’ordinanza perenne ed applicabile ad alcune zone precise. In questo caso gli orari «liberi» sono ristretti: chiusura a mezzanotte e mezza. Ma se i singoli commercianti sottoscrivono un accordo con il Comune verranno premiati con un’ora di apertura in più, quindi con chiusura all’una e mezza.

Quali sono le condizioni necessarie? Rispettare una serie di parametri per limitare il rumore: «Impegno ad adottare ogni accorgimento al fine di contenere ogni comportamento che generi disturbo alla quiete pubblica anche nelle immediate vicinanze del locale, ad esempio mediante utilizzo di proprio personale (condizione necessaria). Insonorizzazione dei locali, allestimento di un punto di wifi gratuito, messa a disposizione di spazi per artisti o attività culturali, convenzione con parcheggi nelle aree limitrofe, non presenza di slot machine, organizzazione di navette entro l’orario di esercizio».

I controlli saranno effettuati dalla Polizia locale, per verificare che gli impegni vengano rispettati, mentre una commissione formata da commercianti, associazioni e residenti monitorerà il progetto.

Intorno a mezzanotte è stato dato il via libera al regolamento con i voti a favore della maggioranza e dei grillini. Contrario il centrodestra.

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