Sarebbe morto dopo una caduta accidentale, nella quale ha battuto violentemente la testa su un gradino della casa. L’autopsia effettuata ieri sul corpo di Francesco Incorvaia, l’ingegnere meccanico di 59 anni trovato morto venerdì pomeriggio nel suo appartamento di via Convento 56 a Vertova, ha fornito una prima conferma a quanto i carabinieri avevano ipotizzato dopo il ritrovamento del cadavere: la morte sarebbe stata provocata da un trauma cranico, compatibile con una caduta accidentale su un gradino e non con un atto di violenza.L’esame autoptico, eseguito nella camera mortuaria dell’ospedale di Gazzaniga da un medico legale nominato dal sostituto procuratore Manuela Cantù, è iniziato alle 9,15 e si è concluso alle 12, quindi è stata rilasciata l’autorizzazione alla sepoltura della salma, che è stata composta nella chiesina di Lourdes a Vertova. I funerali verranno celebrati domani nella parrocchiale domani alle 14,30.(19/11/2007)
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