Morì per il fumo, la Corte: «Deve essere risarcito»

Un uomo morì nel 1991 a causa del fumo, e ora l’Ente Tabacchi Italiani dovrà risarcire con duecentomila euro i parenti: secondo la prima sezione civile della Corte di Appello di Roma la mancata informazione sui rischi correlati alle sigarette fece sì che l’uomo continuasse a fumare, ammalandosi. È la prima volta in Italia. La decisione del collegio presieduto da Claudio Fancelli chiude un contenzioso che era stato aperto nel 1994 dai familiari contro l’Eti, ora denominato, dopo la privatizzazione, British - American Tobacco Italia).

Il produttore di sigarette italiano ora impugnerà il provvedimento davanti alla corte di Cassazione e prima della sentenza definitiva passerà altro tempo.

(09/03/2005)

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