Morì nel cantiere del nuovo ospedale
Tre condanne, risarcimento alla famiglia

Sentenza di primo grado per il caso di Mario Soggiu, l’operaio di 56 anni di Alghero morto in seguito a una caduta nel cantiere del nuovo ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il 15 luglio 2009. Tre funzionari condannati, due assolti.

Dopo l’incidente erano finiti a processo per omicidio colposo cinque funzionari, responsabili a vario titolo della sicurezza sul cantiere e delle ditte al lavoro.Il 19 marzo è arrivata la sentenza del giudice Lucia Graziosi, che ha condannato a 14 mesi con pena sospesa Mauro Testa (responsabile sicurezza della Dec, azienda capofila nella costruzione dell’ospedale), Enzo Farinola (all’epoca capocantiere Dec) e Giuseppe Caputo (vicecapocantiere). Assolti invece Gianbattista Parietti (coordinatore alla sicurezza in fase di esecuzione), e Paolo Bosi, allora responsabile unico. Il giudice ha riconosciuto anche un una provvisionale di risarcimento di 150 mila euro alla moglie e alle due figlie dell’operaio (parti civili nel processo) per un totale di 450 mila euro. Il resto andrà definito in sede civile.

Soggiu, poco prima dell’incidente era stato visto da alcuni colleghi mentre si allontanava da solo, sembra parlando al telefono cellulare. Diverso tempo dopo un suo collega lo aveva trovato nella Torre numero 3, in fondo a un vano scale, ormai già privo di vita: l’ipotesi era stata quella di una caduta dal quinto piano della torre in cui si trovava.

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