Mons. Amadei fra gli anziani del Gleno: «Nessuna età è inutile»

«L’intera città deve essere attenta alla realtà di questa casa, perché tutti siamo responsabili della costruzione della società. Gli affari degli altri sono affari nostri, perché la storia di questa città e di questa società fanno parte della nostra storia personale». Lo ha detto il vescovo, Roberto Amadei, questa mattina nella casa di riposo-Fondazione Maria Ausiliatrice di via Gleno: un appuntamento organizzato per celebrare la Messa di inizio anno. Mons Amadei è stato accolto da ospiti, volontari, personale, dal cappellano don Dante Palazzi e da Miro Radici e Bruno Porrati, presidente e direttore della Fondazione.

«Carissimi anziani - ha detto - nessuna età è inutile. Vi diciamo grazie perché ci ricordate che una società veramente umana non si basa soltanto sul produrre, accumulare e consumare cose, ma soprattutto sui valori e sulle relazioni fraterne verso i più deboli».

«Spesso - ha sottolineato il vescovo nell’omelia - si è tentati di guardare al passato con nostalgia. No, il passato è alle nostre spalle, bisogna vivere il presente e il futuro. Una delle tentazioni più gravi del nostro tempo è credere che siano importanti soltanto alcune stagioni della vita, cioè quando si è giovani e quando si pensa a produrre, accumulare e consumare cose. No, tutte le stagioni della vita sono importanti, perché è sempre possibile aprirsi agli altri e donare il nostro amore e speranza».

Al termine, il vescovo ha benedetto un grande pannello in ceramica raffigurante una Croce, realizzato dagli anziani del laboratorio di ceramica e che sarà collocato nella chiesa della casa di riposo. Poi ha salutato uno a uno gli anziani presenti. Infine monsignor Amadei si è incontrato con il Consiglio di amministrazione della Fondazione.

(15/01/2006)

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