Treviglio: sfratto ad alta tensione
E la famiglia finisce in una comunità

Ha minacciato di gettarsi dalla finestra, per protestare della decisione del proprietario di casa - un privato - di sfrattarlo dall’appartamento in cui viveva da tempo con la sua famiglia.

Mattinata ad alta tensione martedì 16 dicembre a Treviglio, in via Redipuglia : un egiziano, senza lavoro e reddito, non voleva lasciare l’appartamento dopo l’ingiunzione di sfratto. All’arrivo delle forze dell’ordine, che dovevano dare esecuzione al mandato di sfratto, la decisione di compiere un gesto estremo.

Si sono vissuti minuti concitati quando è stata presentata l’ingiunzione di sfratto: il vicequestore del Commissariato di polizia di Treviglio, Angelo Lino Murtas, ha bloccato l’uomo proprio mentre tentava di gettarsi dalla finestra.

Per salvarlo, Murtas si è ferito al braccio, slogandosi il polso. Medicato all’ospedale di Treviglio, ora le sue condizioni sono migliorate. Illeso invece l’egiziano.

Nel pomeriggio la famiglia - che è stata fatta uscire dall’abitazione - è stata ricevuta in Municipio dal sindaco di Treviglio.

Lo sfratto resta esecutivo e la famiglia, dopo il colloquio con il sindaco, è rimasta di fronte al Comune in attesa dell’intervento dell’Unione inquilini che si sta interessando per trovare una soluzione.

L’ultimo atto alle 20.30 quando al presidio con la famiglia sfrattata davanti al Municipio di Treviglio, si è presentato l’assessore ai servizi sociali che ha proposto di alloggiare per stanotte la madre e i figli in una comunità. Il presidio è stato sospeso e per mercoledì alle 12 ci sarà in Municipio un incontro Unione Inquilini – Assessorato per individuare una soluzione abitativa alternativa.

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