Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 28 Marzo 2014
Metti una sera in Santa Caterina
Alcol, liti e musica a tutto volume
Mercoledì, venerdì e sabato: queste sono le serate che non fanno dormire i residenti di Borgo Santa Caterina da qualche mese a questa parte. Il motivo principale è l’apertura di tre nuovi locali che hanno subito fatto presa sui giovani.
Mercoledì, venerdì e sabato: queste sono le serate che non fanno dormire i residenti di Borgo Santa Caterina da qualche mese a questa parte. Il motivo principale è l’apertura di tre nuovi locali che hanno subito fatto presa sui giovani bergamaschi, che pare abbiano scelto quei 50 metri lungo i quali hanno aperto i locali come ritrovo ideale per passare le loro serate.
I locali più affollati
Marika’sss, Shake Bar e Chupitos i tre locali «in» che sorgono a cavallo dell’incrocio tra Borgo Santa Caterina e via dei Celestini, offrono musica «a palla» e consumazioni a prezzi accessibili e così, passando da lì proprio in uno dei tanti mercoledì, ci si rende conto del perché chi vive e cerca di dormire sopra questi locali non ne può più. E dire che se si inizia il tragitto lungo il Borgo d’Oro dall’incrocio con piazzale Oberdan, tutto è tranquillo. L’eco di voci, risate e musica alta inizia a farsi sentire poco più avanti, e alzando lo sguardo cominciano a delinearsi una luce da bar aperti, il fumo delle sigarette accese, ma soprattutto la forma di una folla unica di ragazzi che occupa il marciapiede di sinistra, la strada, il marciapiede di destra e l’inizio di via Alberico da Rosciate.
Il «tappo» dei Celestini
Avvicinandosi ci si rende conto che passare oltre è quasi impossibile, per farlo bisogna farsi largo tra l’ammasso di gente che di spostarsi non ne vuole sapere, troppo intenta a gridare per parlare facendosi sentire dall’amico di fronte, ad accendersi una sigaretta o a sorseggiare una bottiglia di birra o un colorato cocktail. Oltrepassare il «muro», nelle ore di punta serali non è così semplice.
Poi, quando finalmente si arriva dall’altra parte della folla e quindi oltre i tre locali più gettonati, da qualche metro di distanza si ha una percezione migliore di quello che possono avvertire i residenti: schiamazzi, brusio continuo dato dalle chiacchiere, ma soprattutto la musica che rimbomba lungo la via che, forse a causa della conformazione, dà ad ogni minimo suono un effetto frastornante.
Qualche ubriaco
E c’è anche molto alcol: c’è chi si diverte e chiacchiera senza problemi, ma c’è anche chi fa fatica a reggersi sulle proprie gambe.
Pochi passi più avanti del muro di gente, Borgo Santa Caterina torna ad essere avvolta nella tranquillità, si passeggia su marciapiedi puliti, il traffico è quasi assente, l’illuminazione è buona, e c’è qualche bar più tranquillo aperto che non fa sentire soli e così fino all’incrocio con via Corridoni.
Sono quasi le 23,30, probabilmente è l’orario di maggior afflusso di gente, anche perché quando l’Atalanta gioca in casa la sera (era il caso di mercoledì, ndr) moltissimi tifosi dopo essere usciti dallo stadio si ritrovano in uno di questi bar per festeggiare la vittoria o per dimenticare una sconfitta con una birra.
Il carosello delle due
Con il sopraggiungere della notte qualcuno comincia ad andarsene via, ma il volume non si abbassa, anzi. La musica rimane la stessa, il brusio delle voci diventa un coro molto più frastornante e spesso, raccontano i residenti, iniziano a sentirsi anche i rumori di bottiglie rotte, di catene, di gente che litiga e si picchia.
Il carosello prosegue fino alle due o le tre di notte, quando si spegne la vita notturna degli avventori e inizia quella dei primi addetti alle pulizie, che all’alba trovano un po’ di tutto: cocci di vetro, bottiglie vuote, casse di birra che qualche ragazzo si porta da casa... E poi inizia quella dei residenti, molti dei quali si svegliano dopo la notte in bianco. E chiedono un po’ di rispetto.
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