Mercato immobiliare, quotazioni stabili o in lieve incremento in città e provincia

Nel 2008 il mercato immobiliare italiano si manterrà una situazione di stabilità delle quotazioni, con tendenze al ribasso in alcune città. Le previsioni sono dell’Ufficio Studi Tecnocasa che per Bergamo prevede invece una variazione percentuale dei prezzi degli immobili da 0% a 2% in linea con le percentuali di altre città lombarde come Milano, Brescia e Como.

Lo scenario futuro, in ogni caso, è tutt’altro che roseo. Si registrano un allungamento dei tempi di vendita, una crescente difficoltà di incontro tra domanda ed offerta e soprattutto segnali poco confortanti che arrivano dal mercato creditizio e che stanno generando una situazione di maggiore riflessione in coloro che devono acquistare casa.

«A soffrire negli ultimi mesi del 2007, e riteniamo anche nei prossimi - affermano gli esperti di Tecnocasa - saranno soprattutto coloro che per comprare casa devono ricorrere ad un mutuo che finanzi in modo importante l’acquisto; primi fra tutti i giovani, gli stranieri e le famiglie monoreddito. Meno difficoltà potranno avere coloro che acquistano un immobile di sostituzione (e chi quindi hanno già un immobile da vendere per poi acquistare) o coloro che già dispongono di un discreto capitale iniziale e che si indebitano per importi non elevati». 

La domanda principale sarà ancora alimentata da coloro che hanno «necessità» dell’abitazione. Quindi, caratteristiche come la presenza del box o del posto auto, la vicinanza ai trasporti, il posizionamento ai piani alti, la luminosità, la presenza di balconi o terrazzi, il riscaldamento autonomo, l’inserimento dell’immobile in contesti abitativi medio-piccoli, il posizionamento in strade poco trafficate e tranquille potranno essere determinanti per la realizzazione della compravendita. Tecnocasa prevede «una tenuta sui tagli medio-piccoli ed un calo delle quotazioni sui tagli più grandi così come ribassi di prezzo si potranno registrare sulle tipologie usate. Terranno le zone e gli immobili signorili. Gli acquirenti avranno un più ampio margine di trattativa sui venditori perché sul mercato ci sarà una maggiore offerta di immobili rispetto al passato. Chi vorrà vendere la propria casa nei prossimi mesi dovrà valutare bene il prezzo a cui collocarla sul mercato, che dovrà essere congruo alla qualità offerta, pena l’allungamento dei tempi di vendita».

Le previsioni, per le grandi città, registrano oscillazioni dei prezzi che vanno da un minimo di -2% a un massimo di +2%, con qualche possibilità di lieve rivalutazione nelle aree sottoposte ad interventi di riqualificazione ancora in corso o terminate negli ultimi anni. Potranno esserci delle flessioni di prezzo nelle aree meno servite, più periferiche e con un’offerta immobiliare non di qualità. Per quanto riguarda le realtà di provincia, in particolare quelle «a misura d’uomo» che consentono una quotidianità più confortevole, dovrebbero continuare a riscontrare il favore degli acquirenti e registrare quotazioni ancora stabili o in leggero incremento. «Terranno anche i comuni dell’hinterland, in particolare quelli della seconda cintura, dove i prezzi degli immobili sono ancora accessibili, a patto che siano ben collegati con le città più grandi».
L’andamento del mercato immobiliare italiano nel 2008 - in ogni caso - sarà strettamente correlato a quello del mercato creditizio, sempre più prudente nell’erogazione del credito. Infine le strategie che saranno intraprese dalla Bce avranno un ruolo importante su quello che potrà essere il trend futuro di entrambi i mercati.(21/01/2008)

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