Medaglia d’oro ai 136 minatori morti a Marcinelle Tra le vittime anche Assunto Benzoni di Cerete

Marcinelle un nome, una tragedia. Quella dell’8 agosto 1956 quando in un cunicolo a 1.035 metri di profondità morirono 263 minatori: 136 erano italiani emigrati in Belgio alla ricerca di un lavoro. Tra le vittime c’era un bergamasco: Assunto Benzoni di Cerete. Aveva trent’anni e pochi giorni dopo sarebbe diventato papà per la seconda volta.

Ad Assunto Benzoni e agli altri 135 italiani morti nella tragedia di Marcinelle il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito la medaglia d’oro al merito civile.

«Lavoratore emigrato in Belgio - si legge nella motivazione - in seguito alla tragica esplosione di gas verificatasi nella miniera di carbone di Marcinelle, rimaneva bloccato, insieme ad altri centotrentacinque connazionali, in un pozzo a più di mille metri di profondità, sacrificando la vita ai più nobili ideali di riscatto sociale. Luminosa testimonianza del lavoro e del sacrificio degli italiani all’estero, meritevole del ricordo e dell’unanime riconoscenza della Nazione tutta. 8 agosto 1956 - Marcinelle (Belgio)». Assunto Benzoni aveva 30 anni e da cinque era emigrato in Belgio per lavorare come minatore nei giacimenti di carbone. Tre settimane dopo dopo la tragedia, il 31 agosto, nacque la seconda figlia. Pochi giorni prima, il 23 agosto, le squadre di soccorso erano riuscite a recuperare gli ultimi corpi, proprio al piano posto a 1.035 metri di profondità.

E nel ricordo di quella tragedia il ministro per gli italiani nel Mondo Mirko Tremaglia, che a ogni anniversario si reca a Charleroi, ha voluto che l’8 agosto diventasse la «Giornata del sacrificio del lavoro italiano all’estero». Alla tragedia di Marcinelle la Rai aveva dedicato un film interpretato tra gli altri da Claudio Amendola, Maria Grazia Cucinotta e Gioele Dix.

(31/05/2005)

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