Maxiprocesso agli ultrà atalantini
Il Comune di Alzano parte civile

Il Comune di Alzano Lombardo ha intenzione di costituirsi parte civile al processo contro gli ultrà. Per venerdì 17 gennaio è fissata un’udienza record al Tribunale di Bergamo: compariranno infatti 151 imputati.

Il Comune di Alzano Lombardo ha intenzione di costituirsi parte civile al processo contro gli ultrà. Per venerdì 17 gennaio è fissata un’udienza record al Tribunale di Bergamo: compariranno infatti 151 imputati, per i quali il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio.

Fra loro ci sono il leader della Curva Nord, Claudio «Bocia» Galimberti, e nomi di spicco come quello del segretario provinciale della Lega, Daniele Belotti. L’inchiesta ruota attorno all’ipotesi che i tafferugli, i danneggiamenti, gli episodi di violenza e le adunate sediziose, ad opera di un gruppo di ultrà dell’Atalanta a partire dal 2006, siano frutto di un progetto dietro il quale si nasconderebbe un’associazione per delinquere.

Fra questi episodi, spicca quello avvenuto il 25 agosto 2010 proprio ad Alzano Lombardo. In quell’occasione c’era stato un assalto alla Bèrghem Fest: tra le auto date alle fiamme, ce n’era una della polizia locale. L’amministrazione comunale di Alzano a suo tempo aveva presentato denuncia.

Giovedì sera la Giunta ha deliberato di conferire l’incarico all’avvocato Massimo Asdrubali perché all’udienza preliminare in programma venerdì prossimo provveda a presentare la richiesta di costituzione di parte civile. «È una procedura a tutela del nostro ente, che in quell’occasione aveva subito danni – dichiara il sindaco reggente Doriano Bendotti –, anche perché la Corte dei Conti potrebbe sempre chiedere lumi e, se non facessimo i passi necessari per una richiesta di risarcimento, l’amministrazione comunale potrebbe essere chiamata a rispondere personalmente dal punto di vista economico».

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