Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 28 Giugno 2013
Matteo non andava veloce
È morto per una distrazione
Non andava forte. La conferma arriva dai rilievi effettuati dalla polizia stradale. Matteo Carozzi, il 26enne neolaureato di Bergamo morto dopo un incidente in via Da Rosciate, ha perso la vita per una distrazione, oppure per un malore.
Da poco laureato in Economia e commercio, appassionato di due ruote e di Vasco. Matteo Carozzi aveva 26 anni e la notte tra mercoledì e giovedì è morto, attorno alle 2, al Pronto soccorso dell'ospedale Papa Giovanni XXIII. Un'ora prima ha perso il controllo della sua moto, in via Alberico da Rosciate, in Borgo Santa Caterina, e si è schiantato contro due auto posteggiate ai lati della carreggiata. Non andava forte, secondo la polizia stradale di Treviglio che ha effettuato i rilievi. All'origine della caduta forse una distrazione o un malore. Sulla dinamica invece non ci sono dubbi: un testimone oculare ha visto la scena. È stato lui anche a chiamare subito i soccorsi. Che si sono purtroppo rivelati vani: troppo gravi le ferite per il ventiseienne, che viveva nel quartiere di San Paolo con i genitori.
Lo schianto prima dell'una
Il dramma si è consumato pochi minuti prima dell'una della notte tra mercoledì e ieri. Matteo Carozzi aveva trascorso la serata con alcuni amici in un locale del Borgo: aveva lasciato la sua moto posteggiata proprio in via Alberico da Rosciate, strada che si snoda da via Maglio del Rame proprio verso via Borgo Santa Caterina ma che, proprio prima dell'imbocco con la principale arteria del quartiere, diventa esclusivamente pedonale. Salito in sella alla sua moto Ducati Hypermotard, il ventiseienne ha percorso soltanto qualche decina di metri. All'altezza del civico 8 l'incidente: all'improvviso Matteo ha perso il controllo della moto, che prima è andata a sbattere contro una Lancia Ypsilon posteggiata sul lato sinistro della carreggiata. La Ducati è quindi rimbalzata sul lato opposto della strada, finendo di nuovo contro un'auto, una Bmw X3. Il corpo del neolaureato è stato sbalzato di sella ed è ricaduto con violenza a terra, picchiando la testa sull'asfalto. Immediato l'allarme al 118: in via Alberico da Rosciate è giunta l'automedica, subito seguita dall'ambulanza. Le condizioni di Matteo Carozzi si sono rivelate fin da subito disperate. Il personale sanitario lo ha intubato e ha tentato una disperata corsa verso l'ospedale Papa Giovanni, dove però il cuore del giovane ha cessato di battere un'ora dopo lo schianto, due minuti prima delle 2 secondo il referto del medico.
I rilievi della Stradale In Borgo Santa Caterina è arrivata una pattuglia della polizia stradale di Treviglio per i rilievi di legge: è stata ricostruita la dinamica dello schianto, che è chiara, mentre restano difficili da stabilire le cause che lo hanno provocato. È stato ascoltato il testimone oculare e, terminati i rilievi, la Ducati è stata posta sotto sequestro. Il corpo ormai senza vita di Matteo è stato intanto portato nella camera mortuaria del Papa Giovanni: ieri è stata allestita la camera ardente per l'ultimo saluto. I funerali saranno celebrati domani, alle 15, nella chiesa parrocchiale del quartiere San Paolo, poco lontano da dove il ventiseienne viveva con i genitori.
Matteo abitava infatti al civico 11 di piazzale San Paolo, davanti all'oratorio. Ieri il papà, molto scosso per l'accaduto, ha preferito chiudersi nel proprio dolore assieme agli altri familiari. Il ventiseienne, che sul proprio profilo Facebook si faceva chiamare «Matteo R'n'r Carozzi», si era da poco laureato in Economia e commercio e aveva cominciato a lavorare come praticante in uno studio di commercialista in città. Da anni era un grande appassionato di moto, oltre che di Vasco. Aveva trascorso il mercoledì sera con gli amici in un locale di Borgo Santa Caterina, dove Matteo Carozzi aveva la compagnia e dove era solito passare il tempo libero.
Fabio Conti
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