Per i dati effettivi bisognerà aspettare ottobre, per via delle diverse scadenze di ogni singolo corso, ma anche per l’anno accademico 2006-2007 è assai probabile che l’Università di Bergamo riesca a centrare l’ennesimo risultato positivo, vale a dire un leggero incremento del numero delle matricole, che questa volta potrebbe superare quota 3.400.«È un po’ presto per cantar vittoria – spiega il rettore Alberto Castoldi –, ma stando almeno ai dati delle preiscrizioni, peraltro non ancora completamente chiuse, è possibile ipotizzare questo trend, che certo ci riempie di soddisfazione, perché avere oltre 3.400 matricole significa averne di più della "Statale" di Brescia, di essere alla pari con l’Università di Pavia e di essere solo leggermente inferiori all’Università di Milano Bicocca, tre atenei ai quali, probabilmente, abbiamo così "sottratto" un po’ di studenti».A trainare verso l’alto il numero degli iscritti - secondo il rettore - saranno soprattutto la Facoltà di Giurisprudenza, che inizia il percorso quinquennale, e quelle in cui saranno attivati i bienni di specializzazione. «Per il resto – dice Castoldi – sarà la forza dei piccoli numeri: ventri-trenta in più a Economia, dieci-quindici in più a Ingegneria (dove alla prova di ammissione si sono iscritti in circa 500), una ventina in più a Lingue».Non deve preoccupare - né secondo Castoldi né secondo il preside della Facoltà di Scienze della Formazione, Mauro Ceruti - il mancato raggiungimento del «numero chiuso» di 460 posti alla corso di laurea in Scienza dell’Educazione, che dunque non effettuerà più il test di ammissione.«Il numero di matricole alla Facoltà di Scienze dell’Educazione – dice il rettore – mi è sempre sembrato un po’ "drogato" e mi son sempre chiesto quando potesse raggiungere una dimensione più reale. Evidentemente quest’anno si sono verificate le condizioni giuste. L’anticipo dei termini di iscrizione da un lato e l’introduzione del numero chiuso dall’altro hanno probabilmente dissuaso ad iscriversi sia chi già lavora ma vuole prendersi comunque una laurea e dunque si "parcheggiava" lì, sia chi, non ancora sicuro sul da farsi, ha preferito disporre di tempi di scelta più lunghi. Adesso sarà possibile riequilibrare meglio il rapporto tra docenti e studenti».«I 421 iscritti – commenta Ceruti – sono comunque un numero che va al di là di ogni mia aspettativa. Sapevo infatti che l’introduzione del numero chiuso avrebbe dissuaso un bel po’ di studenti tra quelli residenti fuori provincia, quelli abituati a iscriversi all’ultimo secondo, quelli che non riescono a decidere prima della metà di settembre e quelli che, nell’incertezza, non volevano pagare i 52 euro della tassa di iscrizione al test. Sono dunque molto soddisfatto, così come per le iscrizioni a Psicologia, poco meno di seicento studenti, il doppio dei trecento che possiamo ammettere».Chi si è preiscritto nei termini è comunque tenuto a perfezionare l’iscrizione entro il 27 settembre presentando domanda di immatricolazione e versamento della prima rata (320 euro). La modulistica sarà in distribuzione a partire dal 6 settembre. Verranno inoltre accettate ulteriori domande di iscrizione al 1° anno fino al raggiungimento dei 460 posti. Chi non avesse effettuato la preiscrizione potrà presentare a partire da mercoledì 6 settembre apposita domanda di immatricolazione «con riserva», utilizzando il modulo in distribuzione.(01/09/2006)
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