Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 04 Maggio 2015
Massimo Bossetti di nuovo in aula
Atti irripetibili, deciderà la Corte d’Assise
Medesima modalità della scorsa settimana. Massimo Bossetti è arrivato al Tribunale di Bergamo intorno alle 8.30 di lunedì 4 maggio. In programma la formazione del fascicolo del dibattimento, è stata guerra sulle carte.
Massimo Bossetti, il muratore in carcere dal 16 giugno dell’anno scorso, che è stato rinviato a giudizio la settimana scorsa per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha chiesto di partecipare anche alla prossima fase del suo iter processuale.
Alle 8.50 sono arrivati tutti gli avvocati e il pm Letizia Ruggeri. Questa udienza si può definire «strettamente» tecnica: era dedicata appunto alla formazione del fascicolo in vista del processo che si aprirà il 3 luglio. Ma Massimo Bossetti, come spiegato da uno dei suoi legali, Claudio Salvagni, intende partecipare a tutte le fasi del processo. Non si sa se il muratore abbia intenzione di rilasciare dichiarazioni spontanee. Dichiarazioni che, peraltro, potrebbe decidere di fare in ogni fase del procedimento a suo carico.
Sul tavolo del gup Ciro Iacomino ancora lo scottante tema della irripetibilità degli atti: la questione riguarda la relazione dei Ris di Parma sul dna di Ignoto 1 (e quindi sull’indizio che al momento inchioda Bossetti) che secondo il legale di Bossetti chiede sia da ritenere nulla, o in subordine debba essere giudicata inutilizzabile a processo. Il pm Ruggeri aveva commissionato ai Ris le analisi sugli indumenti della vittima con la formula della «delega d’indagine» e non dell’«accertamento irripetibile».
Un vizio di forma, secondo Salvagni. Tesi, la sua, che il Riesame di Brescia (pur dichiarando ammissibile l’eccezione del legale) ha rigettato nel merito, ritenendo che lo strumento (ritenuto legittimo) scelto dal pm non abbia in alcun modo leso i diritti difensivi dell’indagato.
Il gup alle 11 ha preso la sua decisione: gli atti che Salvagni ha chiesto di escludere resteranno nel fascicolo e sarà il giudice della Corte d’Assise, in sede preliminare, a decidere se accettarli in fase di dibattimento.
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