Martinengo, minacce al sindaco
«Ma non cediamo al vittimismo»

Una lettera di minacce verso il sindaco di Martinengo, il vicesindaco e due assessori, firmata da un fantomatico gruppo denominato «Nuovo Potere».Ma il primo cittadino risponde: non cediamo al vittimismo.

Una lettera di minacce verso il sindaco di Martinengo, il vicesindaco e due assessori, firmata da un fantomatico gruppo denominato «Nuovo Potere». È quella che nei giorni scorso è stata recapitata in Comune e sabato mattina letta pubblicamente dal primo cittadino martinenghese Paolo Nozza in apertura del programmato Consiglio comunale.

La missiva, scritta col computer e a lettere maiuscole, apre con un «sappiate che vi staremo addosso fino a che non vi cacceremo tutti quanti», punta poi contro il sindaco «Nozza ti stroncheremo, hai rotto», prosegue con minacce alla vicesindaco «Mazzoleni hai finito», ai due assessori «Taramelli e Recanati avete fama di essere bravi ragazzi ma vi faremo sputare sangue».

E la lettera dai toni inquietanti chiude con una minaccia riferita probabilmente a tutti i componenti della Giunta: «Non avrete più una vita e dovrete dimettervi tutti. Preparatevi, alla fine rideremo noi».

Non è la prima lettera minatoria che giunge in Comune all’indirizzo degli amministratori della Giunta targata Nozza: ne sono arrivate già due anonime dallo scorso mese di giugno, mentre nel precedente mandato lo stesso sindaco ne trovò tre nella cassetta di palazzo municipale.

Difficile risalire all’identità di colui o coloro che hanno scritto l’ultima lettera con minacce: qualcuno comunque col dente avvelenato verso i componenti della Giunta, per motivi che nell’ambiente comunale sembrano ora come ora sconosciuti. Ma Nozza ha dichiarato: «Non cedo al vittimismo anche perché questa non è la prima lettera anonima che riceviamo, credo però a questo punto che per i contenuti e la forma usata si sia passato il limite, anche perché si vanno a toccare le persone a prescindere dal ruolo istituzionale ricoperto».

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 14 settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA