Maroni: «Sono stupito per l’arresto»
Mozione di sfiducia dal centrosinistra

«Sono rimasto stupito dell’arresto del vicepresidente e assessore Mantovani e mi auguro che sarà in grado di dimostrare la sua correttezza». Così il presidente della Lombardia, Roberto Maroni. Intanto il centrosinistra in Regione Lombardia ha annunciato depositerà una mozione di sfiducia per il governatore.

«Da quanto si apprende - ha proseguito Maroni - la gran parte delle contestazioni che gli vengono rivolte sono estranee al suo incarico in Regione».

Il vicepresidente della Regione è finito in manette con le accuse di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Ci sono anche altri 12 indagati, compreso l’assessore lombardo all’Economia, Massimo Garavaglia.

«Sono ovviamente sorpreso e amareggiato, ma siamo tutti in attesa di capire meglio il contenuto delle accuse». Lo ha detto il presidente del consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo (Ncd).

Cattaneo in una nota ha affermato anche che «tutti i comportamenti non ispirati ai principi dell’onestà e della trasparenza vanno stigmatizzati, ma il rispetto della legalità è anche praticare il principio costituzionale della presunzione di innocenza, fondamento giuridico di ogni Paese civile».

Riguardo una possibile mozione di sfiducia al governatore Roberto Maroni dalle minoranze, il presidente del Consiglio regionale ha evidenziato che «la maggioranza è compatta attorno al presidente Maroni nel rivendicare un’azione di governo che parla attraverso i propri risultati».

«Affrettarsi a gettare fango, - ha concluso Cattaneo - come purtroppo talune voci nei gruppi della minoranza hanno immediatamente cominciato a fare, dimostra solo la volontà di cavare dalla situazione qualche interesse politico di parte».

Interviene anche l’assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia, che risulta indagato: «Non riesco a comprendere l’accusa nei miei confronti. Non mi sono mai interessato di gare nel settore della Sanità, non rientra nelle mie competenze, si tratta evidentemente di un errore. Sono da subito disponibile a farmi ascoltare dal magistrato che indaga e chiarire la mia assoluta estraneità ai fatti contestati».

Nel frattempo il centrosinistra in Regione Lombardia ha annunciato che il 14 ottobre depositerà una mozione di sfiducia per il governatore Roberto Maroni che, rispettando i tempi tecnici previsti in questi casi dal regolamento, potrebbe essere discussa e votata già nella seduta del Consiglio regionale del 20 ottobre.

Durante una conferenza stampa convocata al Pirellone dopo la notizia dell’arresto del vice di Maroni, Mario Mantovani, e del coinvolgimento nelle indagini dell’assessore all’Economia Massimo Garavaglia, il capogruppo Pd Enrico Brambilla ha spiegato che la mozione è «un atto politico» nei confronti del governatore che non ha garantito alla Regione «la svolta necessaria». Ed è un atto «a disposizione anche del M5S», ma che se aderiranno «lo dovranno fare sulla base della piattaforma che noi proporremo». Anche il M5S aveva, infatti, annunciato la volontà di depositare un simile documento, per il quale però «non hanno numeri sufficienti», ha detto Brambilla, perché «servono le firme di un quinto dei consiglieri regionali».

All’incontro con la stampa, dove il Pd era rappresentato dal capogruppo e dal segretario regionale Alessandro Alfieri, erano presenti per il Patto civico il capogruppo Lucia Castellano e Umberto Ambrosoli. «L’opacità della Giunta è arrivata a livelli politicamente non sostenibili», ha commentato Castellano. Infine, Brambilla ha annunciato anche che da qui al momento in cui sarà discussa in Aula la mozione, loro nelle commissioni non garantiranno il mantenimento del numero legale e nemmeno la partecipazione a gruppi di lavoro o «altri momenti informali».

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