Maroni: «Entro l’anno
la riforma della Sanità»

Netta separazione delle funzioni e razionalizzazione dei ruoli di Asl e Aziende ospedaliere. Sono questi alcuni dei principi contenuti nel «libro bianco» sulla riforma del sistema socio-sanitario lombardo, presentato dal governatore Roberto Maroni.

Netta separazione delle funzioni e razionalizzazione dei ruoli di Asl e Aziende ospedaliere. Sono questi alcuni dei principi contenuti nel «libro bianco» sulla riforma del sistema socio-sanitario lombardo, presentato dal governatore Roberto Maroni e dagli assessori regionali Mario Mantovani (Salute) e Cristina Cantù (Welfare) alle parti sociali e agli operatori del settore.

In pratica il documento contiene una serie di proposte su cui discutere e mettere a punto la riforma che Maroni ha confermato verrà approvata «entro la fine dell’anno» in Consiglio regionale. Obiettivo del documento «è di fornire una base di partenza per una discussione che deve essere la più ampia e condivisa possibile». In ogni caso il libro bianco prevede una razionalizzazione delle Asl, che diventerebbero Agenzie e si occuperebbero di programmazione territoriale e accreditamento.

Tra le ipotesi sul tavolo, inoltre, c’è quella di un’agenzia almeno ogni milione di abitanti, è il caso di Bergamo. Le Aziende ospedaliere invece, nell’ipotesi messa in campo, diventerebbero «Aziende integrate per la salute», integrando di fatto servizi sociali e sanitari e garantendo la continuità assistenziale, con un polo ospedaliero e un polo territoriale. Confermato anche il progetto di una regia centralizzata per gli acquisti affidata all’Arca (Azienda regionale centrale acquisti).

Nella presentazione del documento, il governatore ha anche inserito la proposta di un super assessorato che riunisca Sanità e Welfare, tema che non ha mai convinto l’alleato Forza Italia.

Critiche al libro bianco, però, sono arrivate dall’opposizione. Per il Movimento 5 Stelle le ipotesi di riforma presentate da Roberto Maroni sono ancora abbozzate e indefinite. Il consigliere grillino Dario Violi attacca: «Ci attendevamo la presentazione di una riforma, abbiamo assistito all’esibizione retorica di un metodo di lavoro che arriverà forse a una riforma che ci viene rappresentata come condivisa, quando condivisa non è». Da parte sua, il capogruppo del Pd Enrico Brambilla ha spiegato: «Più che un libro bianco è un libro sbiadito, anche rispetto alle anticipazioni dei giorni scorsi. Ci aspettavamo di trovarci la riunificazione dei due assessorati, quello alla Famiglia e quello alla Sanità, e invece non c’è».

Intanto, giovedì sera, è arrivata l’approvazione del Patto della salute, siglato dalle Regioni. Maroni è rimasto soddisfatto dell’accordo raggiunto, in quanto oltre alla conferma dei costi standard è stato stabilito che i risparmi prodotti dalle Regioni resteranno sul territorio. Una misura che ha consentito al governatore di dire: «L’obiettivo è azzerare i ticket e adesso ci sono le condizioni».

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